Franco Gabrielli inaugura nuovo Commissariato di polizia a Castrovillari

Il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha partecipato all’inaugurazione della nuova sede del Commissariato di Polizia di Castrovillari, nel cosentino, e all’intitolazione della sala riunioni della struttura alla memoria degli agenti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, uccisi a Trieste lo scorso anno.

La strada di accesso al Commissariato é stata intitolata alla memoria dell’agente Emanuela Loi, morta a Palermo nell’attentato a Paolo Borsellino.

“La sicurezza, oramai, è sempre più un concetto complesso che non può essere attribuito solo a un soggetto istituzionale o a più soggetti istituzionali – ha detto parlando con i giornalisti.

Non a caso, nel tempo, abbiamo cominciato a parlare di “sicurezza integrata” perché ovviamente dovevano concorrere non solo le autorità statuali ma anche le locali e poi abbiamo cominciato a parlare di “sicurezza partecipata”.

Noi non chiediamo ai cittadini di essere eroi o di farsi giustizia da soli o di allestire modalità di controllo del territorio che prescindano dalle autorità statuali, locali o istituzionali. Nulla di tutto ciò.

Noi chiediamo ai cittadini che siano dalla nostra parte, che vedano dove è opportuno vedere, che denuncino dove è opportuno denunciare”.

“Il ruolo dei cittadini è fondamentale. Noi non vogliamo eroi – ha aggiunto il prefetto Gabrielli – ma vogliamo cittadini consapevoli perché riteniamo che la consapevolezza nel mondo dei rischi sia fondamentale. La consapevolezza è la precondizione della maturità di una comunità.

Tanto più si è consapevoli dei rischi, tanto più si è consapevoli che certi comportamenti alimentano il malaffare e tanto più si concorre alla sicurezza della propria comunità.

Questo è un percorso che in alcuni territorio costa di più perché ci sono territori più difficili, più complicati”.

“La preoccupazione di casi di covid tra i migranti che arrivano nel nostro Paese – ha aggiunto – è al vertice delle preoccupazioni della mia ministra, che ovviamente non sta sottovalutando questa questione”. “Anzi – ha aggiunto – credo che in queste ore si stia definendo l’acquisizione di alcune navi proprio per garantire la quarantena, che è una condizione dalla quale non possiamo prescindere”.

“Ci sono però – ha rimarcato ancora Gabrielli – dei dati confortanti. Per esempio tutte le persone che sono sbarcate a Lampedusa ad oggi sono risultate tutte negative. A volte si crea anche un meccanismo di veicolazione non corretta e di preoccupazione non giustificata.

Vi posso assicurare che il tema della quarantena e le modalità con la quale la quarantena deve essere svolta in tema di sicurezza è una preoccupazione, ed io lo riscontro tutti i giorni, della mia ministra.

Credo che nelle prossime ore ci sarà un’ulteriore implementazione di navi che consentiranno di fare la quarantena in una condizione ancora più tutelata. Nelle prossime ore, su questo tema, ci saranno delle risposte puntuali”.

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