“Gino Strada? Non abbiamo bisogno di medici missionari”: intervista Spirlì a La7 scatena bufera

Nella stessa giornata mentre il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha confermato le interlocuzioni del Governo con Gino Strada come possibile commissario alla sanità in Calabria, il presidente facente funzione della regione Nino Spirlì ha detto chiaramente che la Calabria non ne ha bisogno.

Sileri, ospite al programma di Raiuno “Oggi è un altro giorno” ha parlato anche del passo falso del neo Commissario Zuccatelli.

Ha detto una scemenza – ha affermato il viceministro – ma ha un curriculum valido: lasciamolo lavorare in santa pace“.

Ma cosa c’entra Gino Strada. La Calabria è una regione dell’Italia, non abbiamo bisogno di medici missionari africani, non ne abbiamo necessità – ha detto Spirlì intervistato al programma Tagada su La7. Abbiamo bisogno che in Calabria, dove ci sono fior di professori, si cerchi qui chi si deve occupare della sanità calabrese – ha aggiunto.

Non abbiamo bisogno di essere schiavizzati nella nostra sanità. Ora basta, è una vergogna a cui il governo deve mettere fine. Non abbiamo bisogno di geni che vengono dalle altre parti del mondo men che meno del professore Strada. Ho emesso un’ordinanza per mettere a disposizione 224 posti letto sostituendomi ai commissari che hanno fatto la giostra televisiva facendosi vedere, uno un po’ rimbambito dicendo che era stato drogato e l’altro dicendo che per prendersi il virus bisogna mettersi la lingua in bocca. La regione non ha fatto giochi di prestigio con la correzione dei dati dei ricoverati in terapia intensiva avvenuta la settimana scorsa prima della dichiarazione della Calabria come “zona rossa”.

Quella sera è arrivata un’ondata di segnalazioni di ricoveri in intensiva dall’ospedale di Cosenza. Visto che sto in ufficio fino a tardi mi sono chiesto cosa era successo. E’ stata contattata la commissaria dell’ospedale di Cosenza e ci ha informati che quel giorno in reparto, per una questione di sovraccarico nei ricoveri c’erano stati anche pazienti con mascherina che erano stati appoggiati in terapia intensiva. E’ stata la stessa commissaria dell’Ospedale che ha mandato una mail correggendo quel numero“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *