“HO PENSIONATO PURE LE GALLINE”: ARRESTATO DIRIGENTE DELL’OSPEDALE DI LOCRI

Si vantava di aver “pensionato pure le galline, ma con una disinvoltura che fa paura” il dirigente medico dell’ospedale di Locri arrestato e portato in carcere nell’ambito dell’inchiesta denominata “Sua sanità” condotta dalla Guardia di finanza con il coordinamento della Procura di Locri.

Eseguite 11 misure cautelari con le accuse di corruzione e falsità ideologica del pubblico ufficiale in atti pubblici.

Avevano messo in piedi un articolato sistema illecito volto al rilascio di falsi certificati medici per giustificare la mancata partecipazione ad udienze da parte di imputati di gravi reati o ad accedere a benefici assistenziali non dovuti o ad ottenere rimborsi assicurativi non spettanti.

In carcere è finito uno psichiatra che nelle intercettazioni si autodefiniva il “dio dell’inganno”, ai domiciliari il primario del reparto di psichiatria; per altri tre, tra cui due avvocati, è stato disposto l’obbligo di firma mentre per 5 medici e un avvocato è stata disposta l’interdizione dalla professione per 12 mesi.

Gli indagati sono complessivamente 90. I fatti sarebbero stati commessi a Locri e in altri comuni della provincia di Reggio Calabria nel periodo compreso tra il 2021 ed il 2022.

Un’immagine desolante di alcuni reparti dell’ospedale di Locri – scrive il gip di Locri Federico Casciola nell’ordinanza di custodia cautelare – i cui medici e responsabili hanno abdicato ad un corretto esercizio dei poteri autoritativi e certificativi loro attribuiti dall’ordinamento a vantaggio dell’interesse di alcuni privati, oltre che di un proprio tornaconto in termini di dazioni di denaro, o altre utilità, quali controprestazioni per uno o più atti contrari ai doveri d’ufficio“.

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