‘Ndrangheta. Amministrazione giudiziaria Avr e Ase: indagati assessore Calabria e vicesindaco Reggio

Le società Avr e Ase con sede a Roma, sono state sottoposte ad amministrazione giudiziaria e la Hidro Geologic Line a controllo giudiziario, nell’inchiesta della Dda di Reggio Calabria. I provvedimenti sono stati eseguiti dai carabinieri. La società avrebbe avuto rapporti con imprenditori intranei o comunque collegati con cosche di ‘ndrangheta e con amministratori pubblici in un contesto di relazioni di scambio. Tredici le persone indagate, tra loro 8 amministratori del Comune di Reggio Calabria, del Consiglio comunale, della Città Metropolitana, del Consiglio regionale ed ex Provinciale e del Comune di Taurianova, ai quali sono contestati reati contro la Pa per indebite pressioni per l’assunzione di personale segnalato. Tra loro l’assessore regionale Domenica Catalfamo, coinvolta come ex dirigente del Comune di Reggio ed il vicesindaco di Reggio Armando Neri. Ai 13 indagati, i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria coadiuvati dal Reparto operativo Carabinieri per la Tutela Ambientale di Roma, hanno notificato un avviso di conclusione indagini emesso dalla Dda reggina. Tra gli indagati figurano anche due dipendenti dell’Avr, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa. Si tratta di Francesco Antonio Purrone e Giglio Genoese. Tra gli amministratori pubblici, oltre a Catalfamo – all’epoca dei fatti dirigente del settore viabilità del Comune di Reggio Calabria – e Neri, sono indagati l’ex consigliere regionale Giovanni Nucera, l’assessore comunale di Reggio Calabria Giovanni Muraca, i consiglieri comunali di Reggio Filippo Quartuccio, Rocco Albanese, Antonino Castorina, Fabio Scionti, ex sindaco di Taurianova, comune sciolto nel dicembre scorso dopo le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali. Sono variamente indagati, in concorso con l’Amministratore delegato di Avr Claudio Nardecchia e due responsabili della stessa slocietà, Enzo Romeo e Veronica Caterina Gatto, di avere esercitato indebite pressioni per ottenere l’assunzione di personale segnalato, ovvero per avere posto in essere atti di corruzione allo scopo di agevolare la società nei rapporti con la Pubblica amministrazione al fine di ricevere indebite utilità.

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