Nicotera. Costretto a chiudere dalla ‘Ndrangheta: Zappia ha riaperto la tabaccheria

E’ stata una giornata storica a Nicotera. Carmine Zappia costretto a chiudere la sua tabaccheria per la pressione usuraia della ‘ndrangheta ha riaperto.

Con le sue denunce ha fatto arrestare numerosi ‘ndranghetisti grazie al lavoro dei carabinieri di Vibo e della Dda di Catanzaro.

Accanto a lui c’erano le forze dell’ordine del territorio, il sindaco Giuseppe Marasco, diversi amministratori locali (il presidente della Provincia Solano ed il sindaco di Vibo, Maria Limardo).

Ma a Nicotera sono arrivati anche il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, il procuratore di Vibo Camillo Falvo, il prefetto Francesco Zito, il questore Annino Gargano, il vescovo Luigi Renzo, il referente di Libera Calabria, don Ennio Stamile.

Un messaggio via telefono è arrivato anche dal presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra.

Su Vibo – ha detto Gratteri – ci sono ben tre pm dedicati e la fortuna di avere a Vibo un grande magistrato come Falvo è ulteriore simbolo di garanzia. Mi sono insediato il 16 maggio 2016. La mattina successiva io e Falvo eravamo a Rebibbia dal collaboratore Andrea Mantella. A lui dissi: ‘Prima mi parlate di quello che avete fatto voi, poi dei parenti, poi degli amici e, infine, dei nemici. Altrimenti, io programma non ve ne faccio’. Quella stessa mattina ci ha confessato sei omicidi”. In quei momenti nacque l’idea di Gratteri su come operare a Vibo. “Inutile fare processi ‘spezzatino’ – ha detto – considerato che c’è un monolite con tanti satelliti. A me e Falvo poi si sono aggiunti De Bernardo, Mancuso, Frustaci, e abbiamo costituito un bel gruppo di magistrati. Poi sono andato dai Comandanti generali dei Carabinieri, della Finanza, dal Capo della Polizia, ed ho chiesto: ‘Ho questo progetto, vi convince?’ Loro con i fatti ci hanno dato credito mandando uomini e mezzi. Adesso – ha detto Gratteri rivolto alla popolazione – è arrivato il momento di scegliere. Dovete decidere da che parte stare. Zappia lo ha deciso. Dobbiamo diventare suoi clienti ed imitarlo, copiare il suo coraggio, la sua determinazione, il suo orgoglio. E’ un uomo coerente e spesso a noi la coerenza manca. Cerchiamo di recuperarla dentro di noi“.

Denunciare – ha detto Falvo – era difficile. Ora non più. I veri eroi sono quelli che denunciano. Dobbiamo affermare un mondo in cui siano sempre di più le persone che denunciano. E stiamo lavorando per questo assieme alla procura di Catanzaro. Molto è stato fatto ma altro ancora c’è da fare. Dobbiamo invitare la gente, come ha fatto Zappia, a fidarsi di noi. Questo è un momento irripetibile, magico, per Vibo. Quindi ora o mai più“.

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