Operazione ‘Anteo’. Gratteri: ‘vendevano droga vicino al Sert’

Vendevano eroina a chi stava cercando di disintossicarsi. Per questo cercavano acquirenti davanti ai Sert, i servizi per le tossicodipendenze, i componenti dell’organizzazione criminale smantellata dall’operazione “Anteo” condotta dai carabinieri nelle province di Catanzaro, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Monza e Brianza e Roma con il coordinamento della Dda di Catanzaro. Lo ha detto in conferenza stampa il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.

30 le persone raggiunte dall’ordinanza di misura cautelare perché accusate principalmente di traffico di stupefacenti ma anche di estorsione, detenzione di armi ed esplosivi e molto altro.

Centro dello spaccio era il territorio del basso ionio catanzarese compreso tra Chiaravalle, Gasperina, Petrizzi e Cardinale.

L’indagine è partita nel 2017 dalla necessità di scoprire l’origine di piccoli furti mirati a fare incetta di armi.

Si è scoperto che i vertici del gruppo, i fratelli Fabiano, erano in contatto con le cosche di ‘ndrangheta vibonesi, come i Mancuso, e del reggino come i Giorgi e i Pizzati di San Luca.

Le armi venivano utilizzate nelle transazioni con le cosche per la compravendita di droga.

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