PRIMARIE PD. BONACCINI A REGGIO CALABRIA: “DA LUNEDI’ DI NUOVO TUTTI INSIEME”

Stefano Bonaccini candidato alla segreteria del Partito democratico ha fatto tappa questa mattina a Reggio Calabria a chiusura degli incontri promossi per le primarie di domani.

A me pare – ha detto – che un clima così civile da tanto tempo non si vedesse. C’è rispetto, amicizia. Ed è giusto che sia così, perché al netto di differenze che ci sono, altrimenti non ci saremmo candidati. Credo che debba essere così, perché da dopodomani dobbiamo tornare tutti insieme togliendoci le magliette che abbiamo indossato in questa campagna. Se io dovessi prevalere chiederò ad Elly, ma anche agli altri due contendenti, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, se hanno voglia di darmi una mano, perché è così credo che ci si debba comportare. Vorrei ricordare che l’avversario è la destra, non qualcuno all’interno del Partito Democratico. Cosa che, purtroppo registro, si è verificata negli anni passati. E anche qui serve un cambio di passo.

Timori per il condizionamento di infiltrati sulle primarie? Ma no. Mi auguro proprio di no. Penso che dobbiamo viverla come una grande festa democratica e spero che tutto proceda regolarmente, senza condizionamenti esterni. Di certo c’è che sono gli elettori e le urne che decideranno. C’è stato un ottimo risultato tra gli iscritti. È chiaro che quattro candidati non c’erano mai stati, nonostante questo, ho superato il 50% con quasi venti punti di distacco. Però quello è il primo tempo della partita. Il secondo tempo si gioca domani. Speriamo che venga tanta gente e, ovviamente, se mi sono candidato, spero di farcela.

Costruire un nuovo gruppo dirigente, senza puntare l’indice contro nessuno, ci mancherebbe. Noi veniamo da troppi anni di sconfitte. E come è normale e fisiologico, bisogna che chi è ci ha portato alla sconfitta, debba, per una volta, andare in panchina, dopo tanti anni. L’altra cosa, invece, proprio politica, chiederei di andare davanti ai bar, nei luoghi di lavoro, nelle piazze, nei mercati per raccogliere le firme per una legge di iniziativa popolare per introdurre il salario minimo legale, dove non arriva la contrattazione collettiva, che peraltro dobbiamo rafforzare.

Noi – ha concluso Bonaccini – abbiamo bisogno di ripartire dai territori dove abbiamo tanti amministratori locali, tanti dirigenti di partito che il proprio nome non lo si conosce, ma che hanno dimostrato valore. Anche perché noi, ricordiamocelo, governiamo più dei due terzi dei Comuni italiani e abbiamo la squadra più larga e allenata che nessun altro partito può mettere in campo. Poi vorrei che venisse cancellata in questo Paese la vergogna di troppe ragazzi e ragazzi, donne e uomini che lavorano a due-tre-quattro euro l’ora, senza alcuna tutela, che non è degna di un Paese civile“.

 

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