Sanità in piazza alla Cittadella regionale

Sanità in piazza a Catanzaro. Alcune centinaia di operatori delle strutture ospedaliere pubbliche e private calabresi, in stato di agitazione, hanno manifestato alla Cittadella regionale esponendo bandiere e striscioni.

Il sit-in è stato promosso dalle segreterie generali regionali della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil.

Obiettivo della protesta esigere risposta alle tante criticità e ai numerosi problemi che assillano il comparto e che nell’ultimo anno e mezzo sono stati ulteriormente aggravati dalla pandemia.

I segretari regionali Angelo Sposato (Cgil), Tonino Russo (Cisl) e Santo Biondo (Uil) e i segretari regionali di categoria sono stati ricevuti dal commissario ad acta per la Sanità in Calabria, Guido Longo.

AGGIORNAMENTO

Si è concluso dopo circa due ore di confronto l’incontro tra i vertici di Cgil, Cisl e Uil e della funzione pubblica della Calabria e il commissario ad acta per la sanità Guido Longo a seguito della manifestazione promossa dagli operatori del comparto, in stato di agitazione, davanti alla Cittadella regionale di Catanzaro. E’ stato stabilito che la prossima settimana, nell’ufficio del Commissario ad acta, Guido Longo, si terrà un primo incontro con i sindacati e i commissari delle aziende calabresi allo scopo di tracciare un percorso sui vari aspetti tematici.

Si è parlato della carenza di personale, dei concorsi che non si espletano e della mancata corresponsione dell”indennità covid al personale interessato. Allo stato, la Calabria, risulta essere infatti l’unica regione dove, secondo i sindacati, non si è provveduto ad erogare tali risorse.

Il commissario sulla questione specifica ha riconosciuto la validità dell’accordo siglato a marzo 2020 con la precedente gestione sostenendo che a breve si dovrebbe essere nelle condizioni di liquidare le somme ai lavoratori che hanno prestato servizio durante l’emergenza. Inoltre, il prefetto Longo ha riferito di avere dato mandato ai commissari di prorogare fino alla durata dell’emergenza i contratti con i precari in base allo stanziamento nazionale assegnato alle Regioni per le assunzioni di nuovo personale necessario a fare fronte alla situazione pandemica.

Sul piano interno è stata anche annunciata una ristrutturazione del Dipartimento tutela della salute indicato visto sino ad ora come il punto debole della programmazione sanitaria per farlo diventare strumento di supporto alla struttura commissariale.

Sulle tante questioni sollevate dai manifestanti e riportate dalla parte sindacale, sono giunte rassicurazioni in merito alla volontà di aprire un confronto costante, cosa che, è stato precisato, è mancata in questi mesi a causa proprio della necessità di organizzare la struttura commissariale e il Dipartimento

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