Scalea, insabbiamento della scogliera: il progetto di “Cara Vecchia Scalea”

Scalea – L’associazione culturale “ Cara, vecchia Scalea”, quattro anni dopo il convegno-dibattito sul problema dell’interrimento della scogliera dell’Ajnella,  minacciata dal continuo avanzamento della spiaggia che  provocherà  l’inesorabile insabbiamento degli scogli e  la scomparsa delle grotte e degli ecosistemi presenti,  ha voluto ripresentare alla nuova Amministrazione comunale il progetto redatto dall’ing. Giuseppe Maradei PhD della E3- startup  innovativa dell’Università della Calabria:

« Già quattro anni fa – sottolinea Associazione culturale Cara, vecchia Scalea –  Si è cercato di svegliare la sensibilità e l’attenzione della pubblica opinione e della politica sulla problematica paesaggistica e ambientale e promuovere azioni di tutela con i Contratti di Fiume e di Costa della Regione Calabria.

In questi anni però la proposta lanciata dal convegno, non ha goduto della dovuta attenzione da parte dell’ente locale per cui il progetto si è “insabbiato” nei meandri della burocrazia comunale scaleota ».

Giorno 3 febbraio, la relazione dell’ing. Maradei è stato consegnato al nuovo Sindaco di Scalea Giacomo Perrotta.  All’incontro erano presenti, oltre al Sindaco Perrotta che ha assunto l’impegno di trasmettere in tempi brevissimi agli uffici preposti la documentazione e la richiesta di un finanziamento;  il consigliere regionale Antonio de Caprio che ha condiviso l’idea e assicurato il suo interessamento anche per una eventuale, prossima adesione di Scalea al Parco Regionale Marino Riviera dei Cedri;  l’ assessore all’ambiente Davide Manco ; l’ing. Giuseppe Maradei;   il presidente di “Cara, vecchia Scalea” Vincenzo de Vito; il vice sindaco Annalisa Alfano;  gli assessori Adelina Carrozzini e Luigi Russo; i consiglieri Luigi Cirimele,  Gennarino di Lorenzo e Maria Teresa Faillace.

« Questo studio – fa sapere l’Associazione  Cara, vecchia Scalea – rappresentava e rappresenta il punto di partenza per una successiva più generale tutela della costa , delle spiagge e delle nostre bellissime grotte.  A tal fine si ritiene opportuno portare a conoscenza della cittadinanza che già da molti anni è stato presentato al comune un piano d’intervento per la messa in sicurezza e ripristino di agibilità della grotta “Trasi e Jesci, “ redatto dal nostro socio, ing. Alessandro Pepe che non ha avuto nessuna risposta.  Così come fu bocciata la nostra proposta di adesione al Parco marino Riviera dei Cedri. Un’assoluta mancanza di moderna visione politica e di lungimiranza, considerati gli enormi vantaggi derivanti da queste scelte, non ultimo il ritorno economico apportato dal settore turistico».

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