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43 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 14 i soggetti finiti ai domiciliari nell’ambito dell’operazione “Crypto” condotta dalla Guardia di finanza e coordinata dalla Direzione Distrettuale antimafia di Reggio Calabria che ha stroncato un traffico internazionale di droga.

Tra Gioia Tauro e Milano è scattato il blitz dei carabinieri che ha portato all’arresto di 12 persone ritenute legate alle cosche Molè e Piromalli della ‘ndrangheta nell’ambito di un’operazione, denominata “Geolja”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.

Si chiama “Thurium” l’operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano che ha consentito di ricostruire la rete di affari di un gruppo di persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti e di  disarticolare i canali di approvvigionamento e smercio. 7 le persone arrestate, 6 in carcere e una ai domiciliari.

Si chiama “Quarta chiave” l’operazione condotta dai carabinieri a Lamezia Terme, San Pietro a Maida, Curinga e Settingiano con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia che ha portato all’arresto di 29 persone, 15 in carcere e 14 ai domiciliari.

I Carabinieri della Stazione di Bovalino ed i militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria hanno scoperto 3 piantagioni di marijuana e arrestato un 26enne e un 31enne, entrambi bovalinesi per produzione illecita di sostanze stupefacenti.

Quattordici arresti sono stati eseguiti stamattina dai carabinieri del Ros a Reggio Calabria, Catanzaro e Bologna nell’ambito di un’inchiesta che ha riguardato la cosca Piromalli e le infiltrazioni nell’Asp di Reggio Calabria. L’ordinanza è stata emessa dal gip su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri e dell’aggiunto Gaetano Paci.

Cinque arresti, due in carcere e tre ai domiciliari, per gli ideatori del sistema messo a punto per favorire la latitanza di Domenico Romeo, 41 anni, affiliato alla cosca di ‘ndrangheta Alvaro, catturato dai Carabinieri il 2 febbraio 2020.

Si chiama “Rasoterra” l’operazione condotta dalla Polizia nella Piana di Gioia Tauro con il coordinamento della Procura di Palmi contro il ‘caporalato’ che ha portato all’arresto di 9 persone, 3 in carcere e 6 ai domiciliari. I fermati sono ritenuti responsabili in qualità di datori di lavoro, caporali e faccendieri di intermediazione illecita, sfruttamento del