Quattro persone fra funzionari e dirigenti della società aggiudicataria dell’appalto delle pulizie dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza sono state arrestate e poste ai domiciliari perché accusate di truffa aggravata ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture.
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Una truffa ai danni dell’Azienda ospedaliera di Cosenza è stata scoperta da Carabinieri e Guardia di finanza, emessa dal Gip di Cosenza, arresti domiciliari nei confronti di quattro, fra funzionari e dirigenti, della società aggiudicataria dell’appalto delle pulizie e dei relativi servizi integrativi dell’Azienda.
A Scido, piccolo paese aspromontano, i Carabinieri hanno scoperto una maxi truffa messa in atto da assegnatari di case popolari che, invece di occupare le abitazioni loro consegnate, le affittavano “in nero” ad altri soggetti, con il solo scopo di trarre un indebito guadagno e snaturando, pertanto, la ragione stessa dell’edilizia popolare.
I carabinieri hanno arrestato l’ex sindaco di Scalea Mario Russo, medico dell’Asp di Cosenza in servizio negli uffici di Scalea di cui è dirigente nell’unità di Medicina legale. L’operazione, denominata “Re Nudo” ha portato complessivamente all’arresto di 9 persone, 3 in carcere e 6 ai domiciliari tra Scalea, Praia a Mare, Diamante, Bonifati, Santa Maria
Nei Comuni di Cetraro, Bonifati e Belvedere Marittimo i carabinieri della Compagnia di Paola hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari a carico di 7 persone – uno in carcere, due agli arresti domiciliari e 4 obblighi di dimora nel comune di residenza – emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Paola. Sono ritenuti responsabili, a
Furbetti del cartellino al Poliambulatorio di Diamante. I carabinieri della Sezione Operativa di Scalea hanno notificato 3 avvisi di conclusione delle indagini preliminari ad altrettanti soggetti, due residenti a Diamante ed uno a Buonvicino, ritenuti responsabili del reato di truffa e falsa attestazione in servizio.
I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza hanno smantellato numerose piazze di spaccio a Cosenza e nell’hinterland nell’ambito dell’operazione denominata “Salamandra“. Nove le misure cautelari, tre in carcere, cinque ai domiciliari ed un obbligo di dimora, eseguite nei comuni di Rende, Montalto Uffugo, San Benedetto Ullano, Torano Castello e Lattarico.