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Avevano ideato, promosso e realizzato una associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di truffe aggravate e continuate ai danni dell’INPS attraverso la creazione di 7 aziende agricole “fantasma” allo scopo di far percepire a finti braccianti agricoli le indennità previdenziali. A Reggio Calabria i carabinieri hanno arrestato una persona e ne hanno

I finanzieri del Gruppo Cosenza hanno eseguito un decreto di sequestro per oltre 200.000 euro, emesso dal Gip su richiesta della Procura, nei confronti di un’azienda agricola con sede a San Marco Argentano e di 32 falsi braccianti, indagati per l’indebita percezione di indennità di disoccupazione, malattia e maternità.

Condannati per mafia o parenti di esponenti della ‘ndrangheta del Crotonese percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza. E’ quanto ha scoperto la Guardia di finanza di Crotone che ha denunciato 14 persone per l’avvio delle procedure di recupero delle somme intascate dall’Inps.

A cinque dipendenti in servizio nella sede Inps di Caulonia (Reggio Calabria), i carabinieri  hanno notificato un provvedimento di sospensione dall’esercizio pubblico della durata di sei mesi, emesso dal gip di Locri su richiesta della locale Procura.

Ad Africo Nuovo, in Aspromonte, i carabinieri hanno denunciato 30 persone responsabili di falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità. L’indagine, denominata ‘Apate’, avviata nel gennaio del 2020 ha consentito di accertare che gli indagati hanno percepito indebitamente il Reddito di cittadinanza. Tutti hanno omesso dettagli inerenti la situazione anagrafica, patrimoniale e reddituale propria