sequestro

Gli uomini della Guardia Costiera di Cetraro hanno posto sotto sequestro centinaia di attrezzature da spiaggia, quasi 300, posizionate abusivamente sugli arenili e sulle spiagge dei Comuni di Cetraro, Fuscaldo e Paola, per tutto l’arco delle ore notturne allo scopo di assicurarsi porzioni di spazi pubblici per le giornate successive, soprattutto in prossimità di Ferragosto.

Non si fermano le attività di controllo della Guardia Costiera di Cetraro lungo tutto il litorale del Circondario Marittimo. Grazie alle segnalazioni pervenute dai fruitori delle spiagge libere, stanotte l’attenzione si è concentrata sul territorio di Belvedere Marittimo.

Gli uomini della Guardia Costiera di Cetraro, coordinati dal Tenente di Vascello Antonino Saladino, hanno sequestrato circa 130 ombrelloni e sdraio posizionati abusivamente lungo il tratto di arenile del Lungomare Matteotti del Comune di Bonifati.

È scattata nella notte e si è protratta fino all’alba, l’operazione che ha visto coinvolti gli uomini della Guardia Costiera di Cetraro, volta allo sgombero delle aree di litorale destinate alla libera fruizione dei cittadini e illecitamente occupate da ignoti con varie attrezzature da spiaggia.

L’ex commissario ad acta per il piano di rientro del debito sanitario della Calabria Massimo Scura e l’ex sub commissario Andrea Urbani, attualmente alla direzione generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute sono indagati per abuso d’ufficio insieme a 5 dirigenti veterinari individuati dalla regione Calabria per far parte della task force veterinaria insieme

Gli uomini della Guardia Costiera di Cetraro, nell’ambito dell’operazione “mare sicuro 2020”, hanno sequestrato un ingente quantitativo di ombrelloni, lettini e attrezzature che impedivano, di fatto, la possibilità di fruire di un’area di quasi 350 metri quadrati destinati a spiaggia libera sul litorale del comune di Belvedere Marittimo.

Il gip del Tribunale di Catanzaro, Claudio Paris, su richiesta della Procura ha disposto il sequestro di una somma pari a 15 mila euro nei confronti di Giampaolo Mungo, assessore allo sport del Comune di Catanzaro dal 2013 al 2017, e di Salvatore Veraldi, all’epoca dei fatti fidanzato con la figlia di Mungo.