Terme Luigiane. Affisso manifesto funebre: “Le Terme sono state uccise”

I lavoratori della Terme Luigiane hanno affisso manifesti funebri con l’annuncio della morte delle Terme. “Sono state uccise dalle amministrazioni comunale di Acquappesa e Guardia Piemontese – hanno scritto sul manifesto funebre.

Il declino, secondo i lavoratori, sarebbe iniziato con l’approvazione dei regolamenti per la gestione delle acque, un’azione scrivono – “volta solo all’estromissione della Sateca, l’azienda che da anni ci garantisce lavoro regolarmente remunerato nel rispetto assoluto delle regole.

Poi l’intento è stato confermato dall’ultima missiva in cui i Comuni, dopo mesi e mesi di totale immobilismo rispetto all’iter stabilito a febbraio scorso con la Regione Calabria (proprietaria delle acque), il Prefetto e il sindacato, stabiliscono in maniera totalmente arbitraria che il 31 dicembre 2020 scade il termine di prosecuzione delle attività.

Ancora una volta queste amministrazioni comunali si rivelano totalmente non curanti di quanto stabilito negli atti ufficiali secondo i quali le attività lavorative sarebbero proseguite fino all’effettivo subentro del nuovo subconcessionario, cioè dopo l’espletamento di tutte le procedure previste da un bando di gara che ancora non esiste e che i comuni avrebbero dovuto avviare, secondo l’accordo firmato in Prefettura, entro il 30 giugno 2020 per il quale le stesse amministrazioni comunali hanno richiesto una proroga di 3 mesi scaduti il 30.09.2020 e per il quale ad oggi nulla risulta avviato!

Stanno giocando con le nostre vite e con il nostro futuro e non possiamo accettarlo passivamente”.

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