Su disposizione della DDA di Reggio Calabria, i Carabinieri del R.O.S. e di Gioia Tauro, hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni nei confronti di Gregorio Cacciola, esponente di spicco della ‘ndrangheta di Rosarno, per un valore di circa 2 milioni di euro. I beni confiscati consistono in un’azienda agricola attiva nel settore della agrumicoltura, 15 immobili, un autoveicolo e diversi rapporti bancari. L’indagine ha permesso di ricondurre all’uomo la disponibilità dell’azienda e dell’intero patrimonio aziendale, intestata alla moglie Tiziana Consiglio, comprensivo di svariati beni strumentali. Già indagato per associazione mafiosa nel 2009, Cacciola era stato arrestato nel 2014 con altri esponenti di spicco delle cosche operanti nella provincia reggina, nell’ambito dell’operazione “Mauser-scacco matto” per associazione finalizzata al narcotraffico, sequestro di persona e riduzione in schiavitù nei confronti della testimone di giustizia Giuseppina Multari.