La riforma del Codice antimafia, che andrà in Aula al Senato il prossimo 13 giugno, prevede che l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata abbia la sede principale a Roma e non più Reggio Calabria e sia posta sotto la vigilanza del Ministro dell’Interno. Il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà in una dichiarazione si dice pronto a dare battaglia: “Vogliamo affermare con forza che sulla vicenda dell’Agenzia non accetteremo una via diversa, Reggio non assisterà inerme a questo scippo”.