Peculato e favoreggiamento all’Asp di Catanzaro: due arresti

I finanzieri hanno eseguito, nella provincia di Catanzaro e a Crotone, misure cautelari personali nei confronti di 12 dipendenti pubblici, dirigenti e funzionari dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale su richiesta della Procura del capoluogo. Le indagini hanno consentito di accertare l’indebita appropriazione nonché la distrazione di fondi concessi all’Asp per il progetto denominato “stopandgo” co-finanziato dalla Commissione Europea nel 2013 per oltre 760 mila euro. E’ emerso che i pubblici ufficiali indagati si sono indebitamente appropriati di oltre 166 mila euro, attraverso l’elargizione a se stessi di cospicui emolumenti per il fittizio apporto lavorativo fornito da ciascuno. Nell’operazione inoltre sono stati sequestrati beni per oltre 300mila euro. Due le persone arrestate e poste ai domiciliari: Giuseppe Romano di 54 anni, responsabile unico e referente del progetto, che ha ottenuto per sé e per altri dieci indagati la liquidazione di ingenti indennità “fuori busta paga”; e Ieso Rocca di anni 49, che si è appropriato di ulteriori 13 mila euro circa a titolo di rimborsi spese per svariate trasferte, sia in Italia che all’estero. Per altri sette dirigenti é stata disposta l’interdizione per un anno dagli incarichi ricoperti all’interno dell’Asp. Si tratta di Giuseppe Pugliese, di 49 anni, dirigente amministrativo; Francesco Francavilla (60); Maurizio Rocca (59); Silvia Lanatà (49); Giuseppe Fazio (62); Dario Marino (39), e Francesco Grillone (58).

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