Il gip di Reggio Calabria ha disposto il giudizio immediato per Giuseppe Graviano, capo del mandamento mafioso di Brancaccio e Rocco Santo Filippone, ritenuto il capo dell’omonima cosca di ‘ndrangheta legata ai Piromalli, con l’accusa di essere tra i mandanti degli agguati compiuti in Calabria ai danni tre pattuglie dei carabinieri nei primi anni ’90. La Dda con l’inchiesta “‘ndrangheta stragista” ha ricostruito le dinamiche criminali che hanno portato all’uccisione dei carabinieri Antonino Fava e Giuseppe Garofalo ed al ferimento di altri due militari. Omicidi inseriti nel disegno destabilizzante voluto da Totò Riina, condiviso, secondo i magistrati di Reggio Calabria, dai clan della ‘ndrangheta De Stefano, Piromalli e Papalia. Il processo contro Graviano e Filippone inizierà il 30 ottobre. Nell’inchiesta era indagato anche l’ex poliziotto della squadra mobile di Palermo Giovanni Aiello, morto l’estate scorsa a Montauro nel catanzarese, coinvolto in diverse inchieste delle procure siciliane.