Quarantuno dipendenti della Regione Calabria sono stati rinviati a giudizio dal gup di Catanzaro, per abuso d’ufficio, falso e truffa, perché assentatisi arbitrariamente dal posto di lavoro. Secondo l’accusa, i dipendenti, in servizio nei dipartimenti Avvocatura, Attività produttive, Cultura, Politiche energetiche, Bilancio e Lavori pubblici, dopo aver timbrato il cartellino di ingresso si sarebbero allontanati per dedicarsi ad attività private. Il processo é stato fissato per il 19 febbraio. A incastrare i 41 dipendenti le telecamere nascoste piazzate dalla Guardia di finanza.