Coronavirus. Tre guariti (e dimessi) nel cosentino

Sono tre i pazienti affetti da Covid-19, guariti e dimessi dall’Annunziata di Cosenza e dal Santa Barbara di Rogliano. A riferirlo è una nota dell’Azienda ospedaliera di Cosenza. “I pazienti sono stati trattati con il Tocilizumab, un anticorpo monoclonale impiegato per l’artrite reumatoide che si è rivelato efficace anche nella cura della sintomatologia Covid-19. La somministrazione del farmaco, iniziata il 13 marzo scorso, è effettuata, al momento su 17 pazienti, ricoverati nel reparto di Malattie Infettive”. La seconda sperimentazione, iniziata il 27 marzo scorso, si fa sapere, “è un lavoro di interazione con gli specialisti ematologi Francesco Mendicino e Cirino Botta e il prof. Marco Rossi e si basa sull’utilizzo del Ruxolitinib, un farmaco noto per la sua potente azione antinfiammatoria e usato in ambito onco-ematologico. Attualmente sono trattati con questo farmaco tre pazienti ricoverati nel reparto di Malattie Infettive”. Intanto, il “paziente 1” calabrese ha lasciato il reparto di malattie infettive dell’ospedale dell’ Annunziata di Cosenza. Si tratta di un uomo di 70 anni di Cetraro, proveniente dall’area rossa del Lodigiano, guarito dal coronavirus, anche se, precisa l’azienda ospedaliera, “le importanti comorbidità, trapianto cardiaco in trattamento emodialitico, lo costringeranno ad un ulteriore ricovero nel reparto di Cardiologia”. Il paziente “giunto all’Ospedale di Cosenza il 12 marzo era paucisintomatico pur presentando un quadro Tac di polmonite interstiziale”. Oggi ha fatto ritorno a casa un 45enne, residente a Roggiano Gravina, ricoverato l’11 marzo scorso con una moderata insufficienza respiratoria. Trattato con il Tocilizumab, dice l’ Azienda ospedaliera “è clinicamente e virologicamente guarito dall’infezione da Covid-19”. Infine, è stato dimesso anche un 62enne residente a Santa Maria del Cedro. Ricoverato dapprima al reparto di Malattie Infettive dell’Annunziata, è stato trasferito all’ospedale Santa Barbara di Rogliano nel reparto di Medicina-Lungodegenza diretta da Carlo Bova, direttore della Medicina Interna, lo scorso 24 marzo. Nei giorni scorsi altra dimissione per un altro paziente.

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