Regione: intesa con Poste per pagamento anticipazione sociale

La Regione Calabria e Poste Italiane hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che consentirĂ  ai clienti calabresi di Poste con accredito dello stipendio su conto corrente BancoPosta o su carta prepagata Postepay Evolution di accedere allo strumento di anticipazione sociale della Cassa integrazione guadagni (ordinaria o in deroga) o dell’assegno del Fondo integrazione salariale”. A riferirlo è un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale. “L’intenzione è quella – è scritto nel comunicato – di supportare i lavoratori calabresi in considerazione del disagio economico che gli stessi stanno affrontando in conseguenza del protrarsi dell’emergenza nazionale legata alla diffusione del virus Covid-19, facilitando l’accesso allo strumento di agevolazione offerto da Poste. Per ottenere questa anticipazione, basta che l’azienda abbia presentato domanda per usufruire degli ammortizzatori sociali, e che la stessa azienda abbia optato per il pagamento diretto da parte dell’Inps. In questo modo, i tanti cittadini che hanno un conto corrente o una carta prepagata Postepay Evolution presso Poste Italiane con accredito dello stipendio potranno farsi anticipare a costo zero l’assegno di integrazione al reddito senza dover attendere che sia l’Inps a corrispondere quelle somme. Un beneficio significativo, considerato che molte aziende, a corto di liquiditĂ  dopo la chiusura forzata di questi mesi, non sono in grado di provvedere a questa anticipazione”. “Ringrazio i vertici di Poste Italiane – afferma l’assessore regionale al Lavoro Fausto Orsomarso – perchĂ© ci hanno consentito di mettere in campo uno strumento che ci consente di accelerare i tempi di erogazione del sussidio, poichĂ© attraverso la comunicazione diretta da parte della Regione delle domande valutate non sarĂ  piĂ¹ necessario attendere i tempi tecnici di lavorazione da parte dell’Inps. Daremo così una risposta concreta e rapida a tante famiglie calabresi che vivono un momento di grande difficoltĂ  economica a causa della sospensione o del ridimensionamento dell’attivitĂ  delle imprese”.

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