Toscana. Operai come schiavi: uno dei ‘caporali’ è imprenditore calabrese

Operai stranieri reclutati al nero come manovali nei cantieri edili, costretti a lavorare su turni di 12 ore per cinque euro l’ora, senza ferie né giorno di riposo, a volte senza neppure una pausa pranzo. Sono decine le vittime del sistema di caporalato finito al centro di un’inchiesta della procura di Prato, che ha portato all’arresto di 10 persone. Un undicesimo indagato è latitante. Tra le persone finite in manette anche l’imprenditore calabrese, Vincenzo Marchio, titolare della Eurocostruzioni75 srl. Le indagini, condotte dai poliziotti della squadra mobile di Firenze in collaborazione coi colleghi di Prato e Pistoia, sono partite dalla denuncia di una delle presunte vittime. Una trentina i cantieri monitorati a Prato, Vaiano, Montemurlo, Quarrata, Agliana, Firenze e in altre città fuori regione.

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