Spot di Klaus Davi per la Locride promuove sud rispetto a “nord inquinato”

Il massmediologo Klaus Davi, consigliere comunale a San Luca, ha ideato uno spot promozionale per i sindaci della Locride. Uno spot provocatorio che mira promuovere il sud piuttosto che il nord “inquinato ed a rischio covid”. “Il claim della campagna é “Riviera dei gelsomini – La Calabria da scoprire”. Lo spot, che ha la durata di due minuti ma avrà anche versioni più brevi e conterà su una diffusione sui social network e sulle tv locali, esordisce con alcune immagini delle spiagge del nord Italia come Jesolo, Rimini o Rapallo, “affollatissime – si afferma nel messaggio – anche in queste ore e dove il distanziamento sociale é una chimera”. Poi le immagini sfumano sul sud. Immediate le reazioni in primis del presidente dell’Anci Veneto e sindaco di Treviso Mario Conte. “Vergogna, vergogna, vergogna – scrive. Non c’è altro commento per questa campagna pubblicitaria che non ha il minimo rispetto di quando successo al Nord in questi mesi e che ha visto morire medici, infermieri, farmacisti ed in alcuni casi anche sindaci che sono stati fino all’ultimo minuto in trincea a fianco dei cittadini. Chi oggi lancia questo spot lucra anche su questo e non porta alcun rispetto per il territorio e per le comunità”. “Questi Comuni dovrebbero imparare dal Veneto che grazie ai sindaci ed alla Regione ha saputo far fronte ad un’emergenza straordinaria ed ora ci siamo rimboccati le macchine per far ripartire l’economia ed il turismo – aggiunge Conte -.Mi sorprende e mi lascia senza parole che questa campagna arrivi proprio dai Comuni e dai sindaci che tra loro sono solidali e si contraddistinguono per la capacità di fare squadra. I sindaci hanno un solo colore che è quello della fascia che portano”. Il presidente di Anci Veneto si augura “che la campagna sia ritirata e si chiede scusa al più presto non solo ai Comuni del Nord, ma anche a tutti i ristoratori e operatori turistici che stanno cercando di salvare le loro attività – conclude -. Dietro queste persone ci sono famiglie, giovani e tanti lavoratori che spesso arrivano proprio da quei luoghi che oggi compiono un attacco vile e vergognoso per chi è stato vittima del virus”.

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