‘Ndrangheta a Briatico: sequestro di beni per 55 milioni di euro agli Accorinti

La Guardia di Finanza ha sequestrato beni del valore di oltre 55 milioni di euro a persone ritenute affiliate o contigue alla cosca di ‘ndrangheta Accorinti di Briatico, satellite dei Mancuso di Limbadi, operante in provincia di Vibo Valentia.

I destinatari della misura sono persone coinvolte nell’operazione “Costa pulita” culminata nel 2016 con l’esecuzione di 23 provvedimenti di fermo che aveva riguardato appartenenti al clan Mancuso e alle consorterie collegate Accorinti, La Rosa e Il Grande e aveva lambito contesti politici locali, in particolare di passate amministrazioni dei comuni di Briatico e Parghelia.

Nel mirino del clan Accorinti era finito anche il giornalista Pietro Comito per avere raccontato, in un suo articolo, i festeggiamenti di alcuni capi bastone dopo le elezioni amministrative e indicato un assessore che aveva svolto il ruolo di autista per un boss. Nel 2018, il processo “Costa Pulita” si era concluso – in primo grado – con una serie di condanne per un totale di 218 anni di carcere, nei confronti di 30 imputati.

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