Scido. Scoperta maxi truffa su alloggi popolari e buoni spesa covid-19

A Scido, piccolo paese aspromontano,  i Carabinieri hanno scoperto una maxi truffa messa in atto da assegnatari di case popolari che, invece di occupare le abitazioni loro consegnate, le affittavano “in nero” ad altri soggetti, con il solo scopo di trarre un indebito guadagno e snaturando, pertanto, la ragione stessa dell’edilizia popolare.

A seguito di accertamenti avviati d’iniziativa dai militari dell’Arma nei confronti dei reali occupanti delle case popolari di proprietà dell’A.T.E.R.P. Calabria che in ben 14 casi i carabinieri hanno scovato soggetti diversi dagli originari assegnatari, fino ad appurare con le successive verifiche, la diffusa e consolidata pratica illegale di subaffittare la propria casa popolare in cambio di canoni di affitto in nero.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi ha emesso l’informazione di conclusione delle indagini e di contestuale garanzia nei confronti di 14 imputati, ritenuti, a vario titolo, responsabili dei reati di truffa, occupazione abusiva di edifici in concorso ed abusivismo edilizio.

In 8 casi, inoltre, i militari hanno anche riscontrato false dichiarazioni attestanti situazioni d’indigenza, volte a ricevere indebitamente i “buoni spesa” erogati in favore delle famiglie bisognose dall’amministrazione comunale, per cifre che vanno dai 200 ai 400 Euro a famiglia, per un totale di circa 3000 Euro.

I truffatori, tutti residenti a Scido, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di falso ideologico e truffa.

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