‘Appalto amico’: Marsiglia assolto dai reati di corruzione e turbata libertà degli incanti

La Corte d’Appello di Catanzaro ha assolto Gennaro Marsiglia, attuale sindaco di Aieta, dai reati di corruzione e turbata libertà degli incanti perché il fatto non sussiste.

Nel 2018 era stato coinvolto nell’operazione “Appalto amico” in qualità di responsabile finanziario dei comuni di Buonvicino e Maierà.

In primo grado era stato condannato a 4 anni di reclusione, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, alla confisca di  42.671 euro e, infine, era stata dichiarata l’estinzione del rapporto di impiego con le amministrazioni comunali di Buonvicino e Maierà.

“Per un solo capo di imputazione su 7 – comunicano i difensori di Marsiglia, gli avvocati Nicola Carratelli ed Alessandro Gaeta – la Corte lo ha condannato a mesi 8 di reclusione e a 400 euro di multa, pena sospesa.

La questione, come mi è capitato di leggere – dichiara l’avv. Gaeta – non è soltanto quella che la pena è stata “ridimensionata”; la vera questione è che il Dr. Marsiglia è stato costretto a difendersi da una accusa gravissima (corruzione), per la quale ha patito anche misura cautelare inframuraria e domiciliare, ed ha dovuto attendere circa 5 anni perché un giudice riconoscesse che non ha commesso i fatti lui ascritti. Inimmaginabili le ripercussioni negative che tale vicenda ha avuto ed avrà sia sulla sua vita privata che su quella pubblica. Spero davvero che questa vicenda aiuti a riflettere su come, a volte, occorra un pizzico di maggiore cautela prima di aprire le porte di un carcere”.

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