Scalea, De Filippo: emergenza rifiuti, non serve l’esercito ma responsabilità e collaborazione.

L’emergenza rifiuti in Calabria ha raggiunto il punto di non ritorno, con le discariche sature il sistema è ormai collassato”. Camion in fila davanti alle pochissime discariche ancora utilizzabili e  spazzatura, spesso in strada o nei grandi condomini.

È di poche ore fa la lettera aperta che Carmine De Filippo, professionista nel campo turistico con agenzia immobiliare e centro amministrazioni condomini, che opera e vive a Scalea, ci ha inviato e che pubblichiamo integralmente.

“Premesso che il problema non è l’ECOROSS. Finché ha avuto la possibilità di conferire a discarica il servizio è stato ottimo, anche se da migliorare, in particolare nelle periferie e grossi parchi, che sono i primi a subire l’emergenza. Speriamo di non aspettare altri 5 anni, tempo impegnato per convincere il Comune per la raccolta notturna, ma speriamo in meno per includere anche il lavaggio e disinfettazione dei bidoni, oltre che alla consegna di buste idonee con codice barre, in modo da individuare e multare gli incivili.

Premesso che sono in tilt tutte le discariche regionali dell’indifferenziato, dove portano “tutto”.

Per cui, anzitutto, dobbiamo tutti collaborare e sforzarci di produrre meno indifferenziato, ma fare più differenziata, facilmente da conferire con conseguente alleggerimento dei siti regionale, quasi tutti saturi.  In sintesi più differenziata = meno spazzatura in giro.

L’Emergenza non si gestisce con lo scarica barile istituzionale e la guerra tra poveri, ma con responsabilità e collaborazione di tutti.

L’esercito a cosa serve? Se non può toccare o prelevare la spazzatura? Se non sa dove portarla, dato che le discariche non fanno conferire. Per piacere facciamo le persone serie!

In caso d’emergenza si adottano provvedimenti urgenti e necessari per salvaguardare l’ordine pubblico, e soprattutto la salute pubblica perché, con temperature che superano i 40 gradi, le esalazioni e la percolazione che rendono l’aria irrespirabile, potrebbero nuocere seriamente alla salute di tuttii cittadini, i cittadini-turisti e gli operatori turistici che sono disperati e arrabbiati.

Il primo obiettivo con priorità assoluta è togliere, oggi e non domani, la spazzatura dalle strade, dai siti dei parchi diventati discariche a cielo aperto e da sotto la casa dei cittadini.

Come?

Come ho già detto sul social e ribadisco, il Comune attraverso tutto il Consiglio Comunale, adotti dei provvedimenti – urgenti e necessari per salvaguardare l’ordine pubblico e la salute pubblica dei cittadini – lo potrebbe fare anche solo il Sindaco, che ha anche questo potere, per individuare un’area lontana dall’abitato per lo stoccaggio provvisorio. Ci saremo tutti i cittadini, cittadini-turisti, gli operatori turisti e i turisti per sostenere l’unica e possibile soluzione al momento per togliere la spazzatura dalla casa di tutti.

Facciamo qualcosa di concreto, non abbiate paura delle denunce, che non potrà succedere niente a chi tutela l’ordine e la salute pubblica in caso d’emergenza, bisogna avere solo gli attributi e la responsabilità, che avete mostrata in altri casi meno gravi di queste emergenze.

Se volete, potete; allora facciamolo, ci saremo tutti!

Superata l’emergenza da settembre, sempre insieme, bisogna lavorare seriamente per risolvere questi annosi problemi una volta per sempre (inquinamento mare e spazzatura).

Personalmente sono contrario alle polemiche, non portano lontano e dico sempre: siamo tutti sulla stessa nave e se affonda, affonda per tutti”.

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