Catanzaro. Zingaretti alla Festa dell’Unità: ‘calabresi si uniscano alla Bruni, il resto voti persi’

Nicola Zingaretti, Governatore del Lazio e già segretario del Partito democratico ha aperto a Catanzaro la “Festa dell’Unità” dal tema ”La Calabria che cambia”. Tra gli ospiti che si alterneranno nei vari dibattiti ci sono l’ex ministro delle Infrastrutture e trasporti, Paola De Micheli; l’ex ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin; l’europarlamentare Franco Roberti e Caterina Cerroni, segretaria nazionale dei Giovani democratici. A concludere la tre giorni, domenica sarà il segretario del Pd Enrico Letta.

L’INTERVENTO DI ZINGARETTI

Lo dico non solo da militante ma da persona che grazie ai cittadini della mia terra da 14 anni fa l’amministratore e da 8 anni è presidente di Regione. Ho vissuto e ho anche avuto il Covid e mi sono accorto che il Covid cambia anche a seconda di chi governa il territorio.

Nei territori governati male si vive peggio e si rischia di non vivere più, lo dicono i dati scientifici. Quindi, il tema del buongoverno non è una variabile indipendente dal tema della qualità della vita. Se ci sarà o non ci sarà lavoro o ci sarà o no una buona sanità, nessuno ci regalerà niente, e tutto dipenderà dalla qualità del governo di questo terra. 

Per questo ci vuole Amalia, l’ho provato sulla mia pelle la differenza di cosa vuole dire risanare una regione e oggi farla trovare al vertice nella campagna vaccinale, perché c’è stata una dedizione e una grande passione. Infine, sempre da amministratore, vedendo qui un parco cofinanziato dall’Unione europea, attenzione, attenzione, attenzione: stanno arrivando miliardi e miliardi di euro in Italia, e ci sarà, com’è giusto che sia, una competizione tra territori, progetti, opportunità, e quindi avere nei prossimi anni una Calabria libera e centrata sull’amore di chi è rimasta qui a combattere da scienziata è un valore aggiunto, perché l’Italia è riuscita, prima con Conte strappando il Recovery ora con questo grande governo che è il governo Draghi, a mettere in campo progettualità importanti per miliardi e miliardi di euro. Ma quando arriverà a terra questa roba? Arriverà a terra o no a seconda di chi questo territorio lo governo. 

E qui avete una donna come Amalia Bruni che in questi anni, malgrado tutto, è riuscita a garantire e a gestire una delle eccellenze italiane nella scienza. Ho visitato il suo centro un anno e mezzo fa e l’effetto era quello di una perla italiana. Davvero sono stato felice della sua candidatura, e la prima cosa che ho detto “se posso dare anche solo un dito per lanciare un messaggio”, lo faccio con tutto il cuore per dire che occorre una mobilitazione generale affinché si alzi la testa e si volti pagina. I calabresi si uniscano sulla Bruni, il resto sono voti persi

Ognuno ha diritto ad esprimere le proprie idee, anzi in una democrazia è importante che ci siano idee diverse, perché la democrazia è il confronto tra le idee. Ma poi ci sono i sistemi elettorali, e nei sistemi elettorali soprattutto maggioritari a turno unico si vota per esprimere un’opinione, e Amalia ha sette liste, quindi una grande ricchezza e un grande pluralismo, ma insieme a questa ricchezza c’è la forza dell’unità, altrimenti sono voti persi, anzi per certi versi, a prescindere dalla volontà di chi si candida, producono l’effetto posto, fanno cioè vincere quello più lontano dalle tue idee.

Questa è una questione che con molta pacatezza dobbiamo tenere presente. Non c’è in Calabria  il sistema proporzionale, come non c’è nelle Regionali, ma c’è il maggioritario, che prevede liste e contenuti. Quando ero segretario del Pd, fino al giorno prima delle elezioni regionali tutti i sondaggi dicevano che finiva 7-0 per il centrodestra ed è finita 4-3 per il centrosinistra. 

I sondaggi sono importanti, ma la cosa più importante è il voto delle persone, la libertà delle persone, e quindi da qui al 3 ottobre la partita in Calabria è apertissima. È vero che ci sono sondaggi dicono certe cose ma altri dicono l’opposto. E io sono qui per dire ai calabresi “unitevi sull’unica possibilità di far vincere un’area di centrosinistra”, perché altrimenti la frammentazione, che è una dannazione della cultura della sinistra, produce l’effetto opposto.

Anche perché il centrodestra in Italia è spaccato come una mela, checché se ne dica, perché una parte è al governo, una parte fa l’opposizione al governo che l’altra parte del centrodestra sostiene. Quindi, la partita è apertissima, e questo mi permetto di dire è l’ora del tempo dell’unità, e lo dico per il rispetto delle idee di chi si candida, che in democrazia sono anche importanti, ma bisogna dire la verità ai calabresi, perché i sondaggi dicono che la partita è a due, il resto rischia di essere un voto che onora un punto di vista ma qui siamo nel maggioritario.

Il mio è un appello al voto utile per la Calabria, non per noi, è un appello al voto utile per il Pd o per l’alleanza di Amalia, è un appello al voto utile ai calabresi, fondato sulla verità, e la verità è dire alle persone che fino a quando ci sono i sistemi maggioritari la ricchezza delle idee deve andare di pari passo con la forza delle alleanze e delle candidature, perché si promuovono idee e progetti ma poi proponendoli con una candidatura si fanno vincere quelli più lontani da quelle idee e da quei progetti.

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