L’Ong MEDU lancia un allarme sulle condizioni dei braccianti a Gioia Tauro

L’Organizzazione Medici per i Diritti Umani (MEDU) lancia un allarme sulle condizioni di vita e di lavoro dei braccianti agricoli nella piana di Gioia Tauro, le quali appaiono “desolanti” a fronte di azioni istituzionali “tardive e miopi”. Secondo la dichiarazione rilasciata dall’organizzazione lo scorso 28 dicembre: “Per evitare l’ennesima stagione di sfruttamento e negazione dei diritti, con un forte impatto anche sul territorio, MEDU chiede l’immediata adozione di misure, tra cui la pianificazione e l’attuazione di attività sistematiche per il contrasto del Covid-19 negli insediamenti; interventi immediati per ripristinare i servizi essenziali al campo tenda di San Ferdinando; e la manutenzione presso il campo container di Rosarno”.

Anche durante il mese di dicembre, la clinica mobile di Medici per i Diritti Umani (MEDU) ha fornito assistenza sanitaria e orientamento sociale e giuridico ai lavoratori agricoli nel piano di Gioia Tauro. Ad oggi, il numero di migranti che hanno raggiunto la Piana – per lo più giovani provenienti dall’Africa occidentale – è sensibilmente diminuito rispetto agli ultimi anni. Circa 600 persone vivono in diversi insediamenti improvvisati nella zona, in particolare il campo tenda di San Ferdinando, il campo container di Rosarno e case abbandonate nel comune di Taurianova. MEDU ha denunciato come, nell’area della piana, la procedura di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno sia troppo lunga. Nel 2020, Le speranze dei contadini senza documenti di ottenere una regolarizzazione sono state deluse. Delle 1.550 domande presentate in Calabria dai lavoratori – di cui solo 200 provenienti dalla provincia di Reggio Calabria – solo il 15% è stato interamente processato un anno dopo, e meno del 5% delle richieste è stato accettato.

MEDU ha notato come il campo tenda di San Ferdinando ospiti circa 300 persone, in condizioni di totale abbandono, in assenza di servizi essenziali – come elettricità e acqua calda – e di un sistema per lo smaltimento dei rifiuti e la manutenzione dei bagni. Molte persone dormono insieme nelle stesse tende, e utilizzano stufe con piccoli generatori che rappresentano grandi rischi per la salute.

Il campo container di Rosarno ospita circa 200 persone in condizioni meno precarie, dal momento che alcuni servizi essenziali sono garantiti, al momento. Tuttavia, il campo è estremamente isolato e non ha alcun tipo di sostegno da parte delle istituzioni. Circa 70 lavoratori agricoli, infine, trovano rifugio in fattorie abbandonate nella zona di Contrada Russo, nel comune di Taurianova, in condizioni disumane, e in assenza di qualsiasi servizio di base, ha detto l’Ong. L’unico posto dove l’acqua è disponibile si trova a circa 500 metri dalle case, all’inizio di una strada sterrata che diventa inaccessibile in caso di pioggia a causa di fango e pozzanghere

Foto: Medu

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *