Ndrangheta, sequestrati beni per un milione di euro a due fratelli

La  Dia di Reggio Calabria ha sequestrato beni per circa un milione di euro ai fratelli Antonio e Vincenzo Bonasorta, ritenuti vicini alla cosca Piromalli di Gioia Tauro.Il provvedimento è stato disposto dalla Sezione Misure di prevenzione del Tribunale, su richiesta del direttore della Dia nel contesto di attività investigativa preventiva coordinata dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Gaetano Paci.

Antonio Bonasorta, di 50 anni, era già stato coinvolto nell’inchiesta “Mediterraneo” e condannato dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria a 6 anni e 2 mesi per associazione a delinquere con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa e detenzione e porto illegale di armi.

Durante quell’indagine, i pm hanno contestato all’uomo di essere parte di meccanismi di importazione dalla Slovacchia di armi inertizzate, che venivano modificate in Italia e rese idonee all’impiego.

Vincenzo Bonasorta, cinquantunenne e cognato di Girolamo Piromalli,  è stato invece condannato nel 2014 dalla Corte di Appello di Reggio Calabria a 6 anni per tentata estorsione in concorso con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa nei confronti di due imprenditori. In seguito ai processi definiti con sentenza passata in giudicato, la Sezione Misure di prevenzione del Tribunale ha riconosciuto la pericolosità sociale dei fratelli Bonasorta in ragione dei loro trascorsi di vicinanza con la ‘ndrangheta e, in particolare, con la cosca Piromalli. Per entrambi, gli investigatori hanno riscontrato una sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati in questi anni, beni mobili, immobili e societari nella loro disponibilità che secondo i giudici sono frutto o reimpiego di attività illecite.

La Dia ha posto i sigilli all’intero patrimonio aziendale di una ditta individuale operante nel settore del commercio di prodotti medicali ed ortopedici con sede a Cavriglia, in provincia di Arezzo. Il sequestro ha interessato anche 2 unità locali, 15 immobili a Gioia Tauro, un’autovettura e conti correnti e posizioni finanziarie per un valore stimato di circa un milione di euro.

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