La Guardia di Finanza ha arrestato a Milano il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero nell’ambito di un’inchiesta della procura di Paola per reati societari e bancarotta.
Per altre 5 persone, tra le quali la figlia Vanessa e il nipote Giorgio, sono stati disposti i domiciliari. Ferrero è accusato del crac di quattro società nel settore alberghiero, turistico e cinematografico con sede in provincia di Cosenza dichiarate fallite qualche anno fa.
Una delle società coinvolte, la ‘Ellemme group Srl’, si sarebbe accollata un debito complessivo di oltre un milione e 200mila euro che altre tre società, amministrate formalmente da Vanessa Ferrero, avevano nei confronti di Rai Cinema, rinunciando ad incassare i crediti vantati e causando pertanto il dissesto dell’azienda.
La figlia di Ferrero, inoltre, avrebbe sottratto oltre 740mila dalle casse della società per svuotarla, a scapito dei creditori.
L’avvocato Pina Tenga ha presentato un’istanza alla Procura di Paola affinché Massimo Ferrero possa essere trasferito dal carcere di San Vittore a Roma per consentirgli di assistere alla perquisizione e procedere all’apertura di una cassaforte all’interno di un’abitazione.
FERRERO SI DIMETTE DA PRESIDENTE DELLA SAMP
Massimo Ferrero si dimette da presidente della Sampdoria, a seguito dell’inchiesta della Procura di Paola che ha portato al suo arresto: lo comunica il club ligure in una nota.
“Massimo Ferrero, proprio per tutelare al meglio gli interessi delle altre attività in cui opera – si legge -, e in particolare isolare anche ogni pretestuosa speculazione di incidenza di un tanto rispetto all’U.C. Sampdoria e al mondo del calcio, intende formalizzare le dimissioni immediate dalle cariche sociali di cui sinora è stato titolare“.
