Il Sottosegretario al Ministero per la Transizione ecologica, Ilaria Fontana ha partecipato all’incontro organizzato dalla Giunta regionale calabrese sulle opportunità offerte dalle comunità energetiche rinnovabili che si è tenuto alla Cittadella.
“Venerdì in Consiglio dei ministri è stato approvato un Decreto Energia – ha detto il Sottosegretario – in cui c’è un inizio di rapporto strutturale con il problema energetico. Non è abbastanza. Servono strumenti a livello strutturale che vadano a toccare complessivamente i diversi punti. Abbiamo messo a disposizione sei miliardi per il secondo trimestre da marzo a giugno. Noi del M5s, tramite il nostro capo delegazione, abbiamo chiesto uno scostamento di bilancio per affrontare in maniera più sistemica il problema delle risorse.
Il decreto energia di venerdì, che ancora deve uscire in Gazzetta Ufficiale, sicuramente è un ottimo risultato rispetto a quello di gennaio; però bisogna ancora lavorare proprio per strutturare il problema e affrontarlo anche in base all’attuale situazione geopolitica ma anche a livello sociale.
Parliamo di transizione ecologica ma c’è anche una transizione sociale che deve essere la base di partenza perché veramente nessuno deve rimanere indietro, soprattutto le categorie più fragili.
E’ importante partire dalle comunità che si pongono al centro della transizione ecologica. E le comunità energetiche possono essere una soluzione nel medio e nel lungo periodo anche per contrastare la crisi energetica che stiamo vivendo. Le comunità sono uno strumento potentissimo che serve proprio nell’ottica del nostro cambiamento di stile di vita, oltre il benessere, per affrontare questa pandemia energetica che ci sta travolgendo“.
All’iniziativa erano presenti molti sindaci e rappresentanti degli enti locali calabresi.
“La Regione Calabria sta già mettendo mano al piano per l’energia che è troppo datato e va integrato, ma oggi qui teniamo un’importante iniziativa presentando ai sindaci questa opportunità delle comunità energetiche – ha detto il presidente Roberto Occhiuto.
Le comunità energetiche rinnovabili servono a produrre energia e a cederla gratuitamente in maniera tale che si possa intervenire strutturalmente per risolvere un problema che, in questo periodo, sta investendo tutto il Paese e che la Regione non può affrontare semplicemente dando dei contributi, quelli infatti è utile che li dia stato attraverso le leggi di bilancio.
La Regione si deve attrezzare per tentare di risolvere strutturalmente il problema”. La Calabria è una miniera di energia e in passato l’ha prodotta spesso a vantaggio di grandi imprese nazionali e multinazionali con pochi vantaggi per i calabresi. Anche in questo ambito occorre un governo regionale che sappia utilizzare le risorse a vantaggio soprattutto dei cittadini calabresi mettendo a frutto le opportunità che le grandi imprese possono offrire.
Nel caso di specie, però, non si tratta di grandi imprese ma di comunità che possono anche essere costituite per iniziativa di amministrazione locali intelligenti, lungimiranti e che avranno in questa attività il sostegno convinto e determinato della Regione“.
Per Giuseppe d’Ippolito, deputato del M5s e componente della Commissione Ambiente “le comunità energetiche rinnovabili sono oggi l’unica alternativa che abbiamo non solo per intervenire sulle emergenze dovute all’aumento dei prezzi ma per agire in maniera strutturale e dare l’indipendenza energetica al nostro Paese e alla Calabria e, anche, per consentire di raggiungere gli obiettivi del Pnrr“.