Calabria – Sottoscritto anche dalla Fondazione ITS Elaia il protocollo d’intesa promosso dalla Regione

La Regione Calabria investe concretamente sulle politiche attive del lavoro con un protocollo d’intesa che, per la prima volta vede coinvolti, quali sottoscrittori diversi portatori d’interessi. Tra i firmatari del protocollo Cataldo Lopardo, presidente della Fondazione ITS Elaia Calabria.

La volontà è quella di rafforzare alla base formazione e produttività, irrobustendo la collaborazione fra questi due sistemi paralleli, così da garantire alle aziende quelle competenze che servono poi al mondo del lavoro, tramite una formazione 4.0 che inserisca i giovani direttamente in quel circuito produttivo che ne richiede, a sua volta, competenze specifiche e preparazione.

Secondo le elaborazioni informative Excelsior, il prossimo quinquennio, infatti, avrà un fabbisogno occupazionale compreso tra il 31 ed il 38%, tradotto in risorse: pari a 4.500 lavoratori. I processi di transizione green e digitali avranno un peso rilevante nel mondo del lavoro e le nuove competenze saranno sempre più pervasive nei diversi settori e profili professionali.

Il Sistema ITS è un segmento della formazione terziaria su cui si concentrano molti interventi normativi e finanziari, a livello regionale e nazionale.

Del resto, il protocollo d’intesa firmato oggi è propedeutico al Piano Territoriale Triennale per l’Istruzione Tecnica Superiore 2022-2024 recentemente approvato dalla Giunta Occhiuto. Piano triennale regionale che individua 6 direttrici di sviluppo su cui far crescere le attuali 8 fondazioni ITS riconosciute in Calabria: – promuovere l’identità degli ITS – favorire la rete degli ITS – ampliare la visibilità dell’offerta – consolidare i rapporti tra ITS, imprese e università – promuovere l’internazionalizzazione del sistema ITS – promuovere l’autoimprenditorialità dei diplomati ITS.

“Un accordo di estrema importanza – ha sottolineato Cataldo Lopardo, presidente della Fondazione ITS Elaia Calabria – che ha il duplice obiettivo di qualificare i sistemi produttivi e accompagnare il passaggio dei nostri giovani dal mondo della scuola a quello del lavoro attraverso l’acquisizione di competenze specifiche che diano loro elevate opportunità occupazionali”.

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