RINVENUTI REPERTI ARCHEOLOGICI A SANTA MARIA DI RICADI

Dopo le recenti mareggiate, nella Baia di Santa Maria, a Ricadi, nel vibonese, sono venuti alla luce quattro massi in calcarenite di forma circolare.

Del ritrovamento segnalato da alcuni cittadini, è stato informato il funzionario archeologo di zona della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Reggio Calabria e Vibo Valentia, Michele Mazza che ne ha autorizzato il ritiro e trasferimento nel Museo paleontologico ed archeologico di Santa Domenica di Ricadi.

L’ipotesi al momento più accreditata è che possa trattarsi di macine da mulino per cereali. L’ipotesi sarebbe avvalorata sia dalla presenza al centro del tipico foro che serviva da vano di carico, sia per le forme e dimensioni dei manufatti.

Attualmente non si è in grado di fissare una data certa d’origine, ma i reperti potrebbero risalire a periodi molto antichi in relazione al fatto che in varie località di Santa Maria di Ricadi sono stati documentati insediamenti risalenti ad epoche storiche lontane.

I reperti sono stati allocati nel giardino del Museo paleontologico ed archeologico di S. Domenica di Ricadi e possono essere visitati negli orari d’apertura.

Secondo gli esperti si tratta di “un’importante scoperta scientifica che va ad arricchire il patrimonio storico-culturale del territorio ricadese, già ricco di numerosi reperti che hanno trovato la loro dimora in una rete museale diffusa, unica nel suo genere per l’enorme valore antropologico e che peraltro è stata di recente coinvolta quale caso di studio da proporre in altre zone dell’Italia“.

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