“Il tempo più bello che possiamo vivere, spendere e investire è il tempo in cui facciamo e siamo in comunione, in cui stiamo insieme. Da soli possiamo arrivare prima ma a noi interessa arrivare lontani e questo è possibile solo insieme”.
Il vescovo di San Marco Argentano – Scalea Mons. Stefano Rega ha fatto appello più volte all’unità nell’omelia tenuta in occasione della festa di San Marco Evangelista, patrono della Diocesi. A tutte le comunità, ai sacerdoti, alle istituzioni, alle Forze dell’Ordine è stato rivolto l’appello a “camminare insieme”, così come richiama il Sinodo che vive la Chiesa in questi anni.
“Non lasciamo disperdere in terreni aridi e infruttuosi i doni di grazia che il Signore ha seminato in abbondanza nei cuori e alimentiamo nelle nostre comunità il desiderio di coltivare la ricerca continua dell’unità, della comunione e della pace. La pace, l’unità e la comunione sono i doni del Risorto che vogliamo accogliere e celebrare nella vita per trasmettere la buona notizia del Vangelo che passa inevitabilmente attraverso la nostra testimonianza. Saldi nella fede andiamo – ha esortato il vescovo – ma mai da soli! Perché il Signore invia, ma agisce in noi e con noi, insieme”.
La solenne celebrazione si è tenuta nella Chiesa Cattedrale e al termine si è svolta una processione con il simulacro del Santo Patrono per le vie della città durante la quale i Canonici della Cattedrale si sono alternati nel portare la reliquia del Patrono. Al termine della processione, in comunione con i fratelli e le sorelle della Rete Marciana, è stato recitato l’Atto di affidamento al Santo Patrono.
