RELAZIONE DIA AL PARLAMENTO: ‘NDRANGHETA DOMINA SCENA CRIMINALE

Per la sua coesa struttura, le sue capacitĂ  militari ed il forte radicamento nel territorio, la ‘ndrangheta si conferma oggi l’assoluta dominatrice della scena criminale in quasi tutte le regioni d’Italia.

Lo rileva la Direzione investigativa antimafia nella sua ultima relazione al Parlamento, che parla di 46 ‘locali’ (gruppi criminali) censiti al Nord. Le proiezioni della ‘ndrangheta si spingono anche oltre confine e che coinvolgono molti Paesi europei (Spagna, Francia, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Austria, Repubblica Slovacca, Romania, Bulgaria e Malta), il continente australiano e quello americano (Canada, Usa, Colombia, PerĂą e Argentina).

L’attivitĂ  di prevenzione antimafia condotta dai prefetti, nella regione di origine e in quelle di proiezione – segnala la relazione – ha disvelato l’abilitĂ  delle ‘ndrine d’infiltrare le compagini amministrative ed elettorali degli enti locali al fine di acquisire il controllo delle risorse pubbliche e dei flussi finanziari, statali e comunitari, prodromici anche ad accrescere il proprio consenso sociale“.

I clan calabresi continuano a rappresentare gli interlocutori privilegiati per i cartelli sudamericani. Negli ultimi anni, anche l’Africa occidentale, in particolare la Costa d’Avorio, la Guinea-Bissau e il Ghana, è diventata per le cosche di ‘ndrangheta uno snodo logistico sempre piĂą importante per i traffici internazionali di droga. Centrali, in questa attivitĂ , i porti di Gioia Tauro (per la Calabria) e quelli di Genova, La Spezia, Vado Ligure e Livorno per l’alto Tirreno.

La Lombardia “si appresta a vivere un singolare momento storico” per la “concentrazione di investimenti pubblici collegati all’imminente organizzazione” dei “Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026” e per la “realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. Per questo c’è la “necessitĂ  di efficaci controlli preventivi” per contrastare l’interesse delle mafie. La “problematica”, si legge nella relazione, “è fra le prioritĂ  delle AutoritĂ  giudiziarie e prefettizie lombarde, nonchĂ© degli Enti locali con la predisposizione di specifici protocolli nel solco dell’esperienza giĂ  adottata per Expo 2015“. Dalla relazione, che ripercorre tutte le ultime indagini in Lombardia, emerge che nella regione la ‘ndrangheta si conferma la mafia piĂą forte e radicata. Mafia calabrese che ha mantenuto “un immutato assetto organizzativo” e che è presente con “25 locali”, ossia cosche, e con una “camera di controllo” chiamata “la Lombardia” e in “collegamento con la casa madre reggina”. Per quanto riguarda, poi, “l’usura e le estorsioni” nella regione “la scarsitĂ  delle denunce – scrivono gli investigatori – e delle evidenze giudiziarie fornisce limitati spunti di analisi e rende difficoltosa la mappatura delle aree regionali maggiormente interessate dal fenomeno”.

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