ATTO INTIMIDATORIO AL SINDACO DI VILLA SAN GIOVANNI: 2 PERSONE RIPRESE DALLE TELECAMERE

Le telecamere di videosorveglianza all’esterno dello studio legale del sindaco di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, hanno ripreso chi ha appiccato fuoco all’ingresso sabato scorso.

Dalle riprese, poste al vaglio degli investigatori, si vedrebbe una macchina di colore chiaro, con a bordo almeno due persone, avvicinarsi al portone di ingresso dello stabile.

Uno dei due passeggeri sarebbe stato filmato mentre scendeva dall’abitacolo, con il volto parzialmente coperto ed in mano una specie di secchio giallo simile a quello utilizzato dai muratori. Il soggetto si sarebbe poi abbassato, davanti all’ingresso dello studio, per posizionare la benzina ed appiccare il fuoco.

I filmati avrebbero, infine, ripreso la fiammata e la fuga dell’uomo insieme al conducente dell’auto a bordo della medesima auto.

I carabinieri nel tentativo di individuare la targa del mezzo o elementi utili a identificare i due soggetti hanno anche posto sotto sequestro le telecamere delle strade vicine.

Il principio di incendio non ha provocato grossi danni in quanto è stato prontamente segnalato da un passante.

Il sindaco di Villa San Giovanni dopo aver preso parte alla riunione di maggioranza convocata per discutere in merito all’intimidazione, ha affermato: “Mi sento un po’ ammaccata ma sono anche molto serena”.

Non c’è dubbio – prosegue la prima cittadina – che il gesto è fatto al sindaco e non all’avvocato Caminiti, io lì non faccio attività professionale da oltre due anni. Quello è rimasto il mio studio personale nella casa di famiglia. L’amministrazione ovviamente è compatta e prosegue senza alcun tentennamento sulla strada che abbiamo tracciato ormai un anno fa. Noi abbiamo detto che si cambia passo, si cambia il metodo e che avremmo fatto tutto con correttezza, con trasparenza nella massima partecipazione della città e questo continuerà ad essere. Chiaramente non molliamo, non indietreggiamo e siamo molto fiduciosi nell’operato delle forze dell’ordine. Sentiamo la presenza del prefetto che ieri ci ha chiamato e ci ha assicurato la presenza del governo e l’attenzione del ministro dell’Interno Piantedosi”.

Sulle ragioni del gesto, la sindaca non ha dubbi “Non ci sono state – sostiene – azioni amministrative eclatanti. Certo abbiamo cambiato il metodo e c’è stata qualche rescissione contrattuale più pesante. C’è stato qualche sgombero, questo sì. Credo che l’intimidazione sia un segnale di presenza. Come se ci abbiano voluto dire ‘guardate che però noi qua siamo’. Io ho quest’idea, dopo di ché aspettiamo di capire nei prossimi giorni cosa emergerà dal prosieguo dell’indagine. Ovviamente non sto pensando alle dimissioni. Né io né nessuno dei dodici amministratori che con me condividono questo percorso. Siamo tutti ancora più motivati e ieri ci siamo detti che continuiamo a testa alta e sempre con il cuore in mano come abbiamo fatto dall’inizio, da quando ci siamo candidati. Ci auguriamo quello che dice don Italo Calabrò: ‘Camminando si segna il cammino‘”.

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