PARCO NAZIONALE DEL POLLINO: VISITA ISPETTIVA DELL’UNESCO

L’ufficio stampa del Parco Nazionale del Pollino rende noto che l’ente è sottoposto, fino al prossimo 9 giugno, ad visita ispettiva dell’Unesco al fine di poter ottenere la rivalidazione del riconoscimento di “Geoparco“, ottenuto nel 2015, che consentirà all’Ente di restare nel Global Geoparks Network.

La visita è condotta dall’irlandese, Richard Watson, e dallo sloveno Bojan Rezun che al termine del controllo redigeranno un rapporto all’Unesco Global Geoparks Council il quale sarà chiamato a decidere sulla rivalidazione del riconoscimento.

L’ente fa sapere che i “due valutatori, saranno accompagnati e guidati, fino al 9 giugno, alla scoperta del ricco patrimonio geologico, naturale e culturale del Parco del Pollino. Durante i cinque giorni avranno modo di visitare i geositi presenti nel territorio, incontrare le realtà locali dove, grazie al patrimonio presente, sono riusciti a creare un’economia e una fruizione sostenibile e compatibile con la tutela.

I commissari avranno modo di incontrare – prosegue l’ente – i vertici dell’Ente Parco, il Consiglio direttivo, i funzionari referenti delle aree tutela e conservazione del territorio.

I valutatori verificheranno che le ragioni che hanno portato a includere il Pollino nella rete mondiale dei Geoparchi siano tuttora valide e sottoporranno un report all’UNESCO Global Geoparks Council che deciderà se il Geoparco esaminato possa rimanere nella rete.

Durante le giornate di lavoro saranno affiancati – si legge nella nota – dai referenti del Parco, Luigi Bloise ed Egidio Calabrese che, sin dalla candidatura, hanno curato le relazioni con la Commissione Unesco e con il territorio al fine di dare spazio e risalto al prestigioso riconoscimento ricevuto.

La visita coincide con un momento particolarmente significativo – conclude il comunicato – per la storia dell’Ente Parco nazionale del Pollino, poiché quest’anno si celebra il trentennale della sua istituzione e pertanto, si avverte la necessità di rafforzare le conoscenze e di sensibilizzare chi abita questo territorio di grande pregio per una fruizione più attenta e consapevole. Fruire consapevolmente vuol dire capire il valore di un territorio e cogliere il fine ultimo delle regole che lo tutelano.

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