SCALEA. AVIOSUPERFICIE, PORTO E ALTA VELOCITA’: LETTERA APERTA DI DE FILIPPO

A pochi giorni dal consiglio comunale, dove si è discusso anche del futuro dell’aviosuperficie, Carmine De Filippo, professionista nel campo turistico con agenzia immobiliare e centro amministrazioni condomini, che opera e vive a Scalea, ci ha inviato una lettera che pubblichiamo integralmente.

LETTERA

“Premesso che per indole personale e professionale sono abituato ad essere propositivo e positivo, non mi piacciono le polemiche, e se critiche ci sono, saranno sempre costruttive per il bene di Scalea e di tutta la Riviera di Cedri, comunque sono rivolte alla carica pro-tempore e mai alla persona o al professionista, per cui sono per il confronto delle parti e che sia rispettoso, pacato, sereno e democratico.

Da noi i turisti vengono da soli e se ne vanno da soli, e noi nulla facciamo per farli venire e restare, se qualcosa si fa, bisogna ringraziare operatori turistici volonterosi che se ne fanno carico.

A Scalea abbiamo numeri da capogiro in tutti i settori, che non sappiamo imporre nelle stanze dei bottoni, dato che non abbiamo nostri rappresentanti politici all’interno per far sentire la nostra voce e le nostre doglianze per ottenere finanziamenti e benefici per la nostra comunità.

Per cui i politici vengono da fuori territorio ad incassare tanti voti e ci ritornano solo belle chiacchiere.

Basti pensare che per far parlare ed incontrare il nostro Sindaco con il gestore dell’aviosuperficie è stata scomodata una politica regionale, che bisogna pure ringraziare per la disponibilità data, vedete in quale condizione siamo, mentre l’Europa sta erogando la terza rata dei P.N.R.R. dalle nostre parti sono stati raccolti solo pochi spiccioli, dunque una mancetta per farci stare zitti, non ci dobbiamo offendere o lamentare se il sindaco di Milano dice: “ se al Sud non sanno spendere i soldi del P.N.R.R. dateli a noi”.

Sappiamo solo distruggere quello di buono che viene fatto sia nel Pubblico che nel Privato e non costruire un futuro migliore per tutti e ogni giorno che passa aumenta la nostra agonia.

Ritengo che una località turistica che si rispetti, come la nostra, dovrebbe essere facilmente raggiungibile da: cielo, mare e terra, per cui abbiamo bisogno di infrastrutture adeguate, dato che quelle che abbiamo sono obsolete ed insufficienti per fare turismo ed offrire servizi all’accoglienza.

Vorrei dire la mia per quello che potrebbe servire, iniziando dall’attualità che rimane l’AVIOSUPERFICIE (cielo). In seguito dirò anche la mia sul PORTO Torre-Talao (mare) che come Comitato non abbiamo avuto nessuna risposta dalla maggioranza su cosa vogliono fare, nonostante nel loro programma, per carpire i voti dei cittadini pro-porto Torre Talao, avevano scritto di far svolgere il referendum, neanche questo, mentre bisogna dare atto alla minoranza che si è resa disponibile. E sulla VIABILITA’ interna e di collegamento, strade asfaltate e ferrata (terra).

Scalea è ferma da oltre 20 anni e sta perdendo tutto quello di buono era stato avviato da amministrazioni più lungimiranti per aviosuperficie, porto e stazione ferroviaria per l’Alta Velocità.

CIELO: AVIOSUPERFICIE. È nata come infrastruttura di supporto al Patto Territoriale, con filiera turistica, di 100 miliardi delle vecchie lire di cui il 25% dovevano essere destinati alla realizzazione di una infrastruttura, così i Sindaci con la Provincia e i nostri operatori turistici, beneficiari del restante finanziamento, decisero di realizzare l’Aviosuperficie a Scalea e il progetto era stato redatto con le caratteristiche di Aeroporto di 3^ categoria. Si può dire che insieme si vince, perché rimane il più grosso investimento pubblico fatto sulla Riviera dei Cedri che sarebbe da ripetere con il P.N.R.R..

In sintesi la differenza è che con l’Aviosuperficie si vola solo di giorno e con l’ausilio delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco al momento del transito, invece con l’aeroporto di 3^ categoria si vola anche di notte però la pista deve essere illuminata, avere una torre di controllo e dei punti permanenti dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Ordine, cose già esistenti e predisposte nel progetto originario.

Per cui in questi anni invece di cercare di far atterrare e decollare gli aerei, e fare il salto di categoria, rischiamo di perderlo proprio. Io ho sempre detto basta far arrivare i pullman che volano, ossia voli con piccoli aerei da 40/50 posti fino a 160 posti ed è possibile, basta volerlo.

In merito all’attualità mi sembra assurdo che un gestore si appropria di una infrastruttura strategica per lo sviluppo del nostro territorio che in questi anni è diventato un club per pochi intimi, che comunque non è il padrone ma un semplice gestore con contratto a termine, venendo meno quelle ch’era lo scopo e le aspettative per cui è stato realizzato, ossia servire il turismo.

Poi è inverosimile che l’Amministrazione per mandarlo via ed avere in consegna la struttura decide di far revocare le autorizzazioni ottenuteper l’utilizzo dell’aviosuperficie, non credendo nello scopo per cui è nata e le potenzialità che può offrire al territorio. In parole povere siamo tornati all’anno zero! Io personalmente penso che una soluzione di buon senso ci potrebbe essere, ossia di far rimanere il gestore fino al nuovo bando e di sfruttare i P.N.R.R. per la trasformazione da aviosuperficie ad aeroporto di 3^ categoria e il prossimo bando faccia gli interessi del territorio e degli operatori turistici e non solo dei gestori. Giusto per ricordare, tanti operatori turistici del Golfo di Policastro e della Riviera dei Cedri a suo tempo ci costituimmo in una società ad hoc, ed eravamo pronti a far decollare la struttura, ma l’amministrazione del tempo preferì quest’altra soluzione e i risultati si vedono. Sicuramente gli operatori turistici “locali” avrebbero avuto più  interessi per  farlo funzionare.

Penso che il Consiglio Comunale intero debba essere più ambizioso, mettere da parte ogni egoismo e personalismo e insieme ai cittadini e agli operatori turistici, progettare  la rinascita di Scalea con scelte rispettose dell’ambiente e finalizzate al turismo e all’accoglienza, che rimane l’unica risorsa economica consistente per tutti, casse comunali comprese.

Bisogna rendere la nostra cittadina più vivibile ed accogliente e soprattutto creare punti di aggregazione che mancano. I nostri turisti e cittadini-turisti, la sera si riversano altrove, perché Scalea non offre niente.

È solo il pensiero di un semplice cittadino professionista ed operatore turistico che ha voluto dire la sua anche se sicuramente non servirà a niente, l’importante è dirla e possa spronare a fare qualcosa di buono per questa nostra meravigliosa cittadina per riprendersi il ruolo che gli spetta per tornare a risplendere e ritornare ad essere la capitale della Riviera dei Cedri.

Il mio sogno è di vedere tutti gli operatori turistici e l’indotto uniti in una grande associazione, in modo da creare una voce forte ed autorevole che difenda, proponga e promuova il turismo. Io ci sono!”

Carmine De Filippo

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