‘NDRANGHETA. ARRESTATO IN LIBANO NARCOTRAFFICANTE LATITANTE DAL 2022

I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia reggina, diretta da Giovanni Bombardieri, hanno arrestato in Libano il latitante Bartolo Bruzzaniti, narcotrafficante originario di Locri.

L’uomo è stato rintracciato in un ristorante di Jounieh grazie al complesso apparato investigativo predisposto con la collaborazione delle più importanti Istituzioni ed Agenzie europee ed internazionali impegnate nel contrasto dei crimini transnazionali. 

Bruzzaniti, che era ricercato da quattro Procure – Reggio Calabria, Milano, Genova e Napoli – sotto il coordinamento della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, è considerato l’ultimo dei 76 esponenti della criminalità organizzata, tra cui 35 latitanti, che in tre anni il progettoI-CAN” (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta) ha consentito di arrestare in tutto il mondo.

In particolar modo si era sottratto all’arresto avvenuto nel ottobre 2022, al termine dell’operazioneLevante” condotta dal Gico del Nucleo di polizia economico finanziaria di Reggio Calabria, coordinata dalla Dda reggina, che aveva coinvolto, complessivamente, 36 persone, e portato al sequestro di 4 tonnellate di cocaina, per un valore stimato di 800 milioni di euro.

Bruzzaniti sarebbe responsabile della progettazione e dell’esecuzione di un vasto traffico di sostanze stupefacenti, dal Sudamerica alla Calabria, consistente in importazioni periodiche di oltre 2 tonnellate ciascuna.

Nell’operazione “Levante” è stato coinvolto anche il fratello di Bruzzaniti, Antonio, in un primo tempo irreperibile pure lui e successivamente arrestato dal Gico di Reggio Calabria al rientro dalla Costa d’Avorio, il Paese in cui si era stabilito.

Per l’individuazione e la cattura del narcotrafficante è stato di grande importanza il contributo dell’Aise, il servizio segreto italiano per l’estero e del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (SCICO).

Risolutivo anche l’intervento del Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata (Gico) di Reggio Calabria della Guardia di finanza che ha avviato una cooperazione internazionale di polizia, con la collaborazione dell’Antidroga, della Criminalpol, degli uffici del Dipartimento della pubblica sicurezza, del Segretariato generale dell’Oipc-Interpol di Lione e della Dea americana. Risolutivo, per la localizzazione e l’arresto di Bruzzaniti a Jounieh, é stato, infine, l’intervento dell‘Internal security forces libanese.