‘NDRANGHETA. INCHIESTA “MALEA”: ARRESTATO ANCHE UN POLIZIOTTO

C’รจ anche un sovrintendente di 49 anni in servizio al Commissariato di Polizia di Siderno tra i 12 arrestati nell’operazione “Malea” condotta questa mattina in Calabria e in Lussemburgo dalla Squadra Mobile diretta da Alfonso Iadevaia, contro la Locale di ‘ndrangheta di Mammola nel Reggino.

Il poliziotto, ai domiciliari per concorso esterno in associazione mafiosa, avrebbe fornito, anche in cambio di regalie, notizie riservate. In passato le informazioni le avrebbe rese ad uno degli arrestati, ritenuto a capo del sodalizio, mentre piรน di recente ad un soggetto indagato dalla Procura distrettuale antimafia di Torino.

In totale sono 19 le persone iscritte nel registro degli indagati tra i quali gli odierni arrestati, 8 condotti in carcere ed altri 4 ristretti ai domiciliari, accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, tentato omicidio, detenzione illegale di armi, detenzione e spaccio di droga e violenza privata.

Lโ€™inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria diretta da Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Giuseppe Lombardo, anche grazie alle numerose intercettazioni, avrebbe permesso per la prima volta, secondo gli inquirenti, di registrare e riconoscere l’operativitร  di una vera propria cellula mafiosa a Mammola, anche se in passato alcuni degli arrestati erano stati giร  coinvolti in inchieste antimafia.

Le indagini avrebbero permesso, infatti, di documentare l’esistenza dei presunti vertici e partecipi del locale di ‘ndrangheta di Mammola, capace di controllare quel territorio, di condizionarne l’imprenditoria e le attivitร  nel settore boschivo con il metodo delle estorsioni, nonchรฉ di finanziarsi anche mediante la produzione ed il traffico di sostanze stupefacenti.

Inoltre dalle investigazioni sarebbero emerse, grazie anche alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia riscontrate dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, ramificazioni allโ€™estero della locale di Mammola, in particolare in Lussemburgo dove risiedono stabilmente e sono stati arrestati alcuni degli indagati.

Gli inquirenti avrebbero ricostruito anche alcune estorsioni messe in atto dalla cosca tra cui: quella ai danni di una ditta che stava eseguendo i lavori pubblici sul tratto stradale tra Mammola e Cinquefrondi della Strada grande comunicazione Ionio-Tirreno; quella nei confronti dell’impresa che stava mettendo in sicurezza la scuola media di Mammola; ed infine, quella compiuta nei confronti dei titolari delle giostre installate in occasione della festa patronale di San Nicodemo che sarebbero stati costretti a corrispondere un numero elevato gettoni o biglietti per poter usufruire gratuitamente delle attrazioni ludiche.

Uno degli indagati, posto ai domiciliari, รจ anche accusato di tentato omicidio. Lโ€™uomo, la sera del 26 agosto 2016, sul lungomare di Siderno, all’uscita del lido “Kalahari” avrebbe sparato tre colpi d’arma da fuoco, da distanza ravvicinata, nei confronti del titolare colpendolo di rimbalzo. Poco prima la vittima era stata colpita alla testa con una bottiglia da parte di un complice dellโ€™arrestato che avrebbe sparato per vendicare il figlio Mirko che era stato aggredito.

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