’NDRANGHETA. OPERAZIONE IN CALABRIA E ALL’ESTERO CONTRO ESPONENTI DEL MANDAMENTO IONICO 

A partire dall’alba di questa mattina in Calabria ed all’estero, ove risiedono alcuni degli indagati, si è svolta un’operazione contro la ‘ndrangheta.

Gli uomini della Squadra mobile, diretti da Alfonso Iadevaia, hanno dato esecuzione, a 8 misure cautelari in carcere e 4 agli arresti domiciliari a carico di presunti esponenti delle cosche del mandamento ionico reggino accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, tentato omicidio, detenzione illegale di armi, detenzione e spaccio di droga e violenza privata.

Il fast team della Polizia nazionale, con il coordinamento di Eurojust e il supporto dell’unità I-can del Servizio cooperazione internazionale di polizia, ha eseguito fuori dai confini italiani 3 delle 12 misure cautelari, per le quali è stato emesso un mandato di arresto europeo.

I provvedimenti restrittivi sono stati disposti dal Giudice per le Indagini Preliminari di Reggio Calabria su richiesta Direzione Distrettuale Antimafia reggina diretta da Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Giuseppe Lombardo.

L’inchiesta, denominata “Malea” dall’antico nome di Mammola, avrebbe individuato e ricostruito gli affiliati e gli assetti della Locale di Mammola comprese le sue proiezioni in Lussemburgo.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti gli arrestati esercitavo un opprimente controllo criminale sul territorio e sarebbero stati particolar mente attivi nell’imporre il pagamento del pizzo agli imprenditori che eseguivano lavori pubblici nell'”area di competenza” della cosca mammolese.

Tra le vittime delle richieste estorsive ci sarebbe anche il titolare delle giostre che vengono installate in occasione della festa patronale di San Nicodemo.

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