OPERAZIONE “PAREPIDEMOS”: ESTRADATO AFGHANO ARRESTATO IN GERMANIA

La Germania ha estradato il 42enne Mohammad Javid Attae, uno dei 4 afghani arrestati lo scorso 6 giugno dai carabinieri al termine dell’inchiesta “Parepidemos” coordinata dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Giuseppe Lombardo e dal pm Sara Amerio.

Le procedure di stradizione con quella di oggi si sono concluse .

Il 42enne รจ arrivato in Italia e, dovrร  rispondere di favoreggiamento pluriaggravato dell’immigrazione clandestina e di esercizio abusivo dell’intermediazione finanziaria.

L’inchiesta partita nell’ottobre 2020, ha contentito ai caribinieri di ricostruire il sistema attraverso il quale decine di migranti venivano prelevati in provincia di Reggio Calabria, nei pressi di un centro di accoglienza, e accompagnati in Francia a bordo di un furgone e poi venivano lasciatiย  sulle Alpi a pochi chilometri dal confine.

Sarebbe di circa 1500 euro la somma versata da ogni migrante agli indagati, soldi cheย finivano nelle mani anche di Mohammad Javid Attae, ritenuto il “riferimento a Francoforte” del gruppo di afgani arrestati e, secondo il pm, il “terminale delle somme erogate a titolo di compenso per il viaggio”.

Le indagini hanno dimostrato quello che il gip Vincenzo Quaranta, nell’ordinanza di custodia cautelare, ha definito “un sistema organizzato transnazionale che gestiva e assicurava l’ingresso clandestino e illegale di migranti in vari paesi europei”.

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