Nell’ambito di una operazione di monitoraggio e controllo ambientale e demaniale la Guardia Costiera di Catanzaro ha sequestrato quattro cantieri nautici che si trovano nel comprensorio e nelle zone limitrofe del porto Casciolino di Catanzaro.
Dalle ispezioni compiute nei cantieri sarebbe emersa una gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non, nonché un’attività lavorativa espletata in assenza di titoli autorizzativi di carattere ambientale ed in difformità del titolo concessorio rilasciato dagli Enti preposti.
L’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro e dall’Ufficio circondariale marittimo di Soverato.
I sequestri sono iniziati nel 2022 nel corso dell’operazione denominata “Harbour Reset” che ha portato la Guardia costiera di Catanzaro ad apporre i sigilli a tutte le attività cantieristiche presenti nell’area portuale di Catanzaro Marina.
Già gennaio 2022 era stata disposta la chiusura definitiva, con conseguente sgombero dell’area demaniale marittima occupata abusivamente, di un cantiere nautico per inosservanza della normativa ambientale e per esercizio abusivo della professione.
Successivamente, il personale dell’Ufficio locale marittimo di Catanzaro Marina ha sequestrato altre tre attività, compresa l’ultima, effettuata scorso giovedì, che ha riguardato un’attività adibita a cantiere nautico, che occupava un’area demaniale marittima di circa 1.900 metri quadrati, priva delle autorizzazioni previste dal Testo unico ambientale.
I titolari delle attività sono stati denunciati alla Procura.