‘NDRANGHETA: PROCESSO STIGE, EX SINDACI ASSOLTI IN APPELLO. CONDANNATO EX MARESCIALLO

La Corte d’Appello di Catanzaro nell’ambito del processo nato dall’inchiesta “Stige” della Dda di Catanzaro, ha confermato la condanna a 13 anni di reclusione disposta in primo grado dal Tribunale di Crotone nel 2020 nei confronti dell’ex maresciallo Carmine Greco, già comandante della Stazione forestale di Cava di Melis a Longobucco, nel cosentino.

Il collegio giudicante, presieduto da Antonio Giglio, ha giudicato colpevole Greco dei reati di associazione mafiosa, favoreggiamento, rivelazione di segreto istruttorio e omissione d’atti d’ufficio, accogliendo la richiesta avanzata dal pubblico ministero Paolo Sirleo, sostituto procuratore della Dda ed applicato nel processo d’appello come sostituto procuratore generale.

Secondo l’accusa l’ex maresciallo, che avrebbe dovuto controllare che le attività sul taglio boschivo venissero svolte nel rispetto della legge e nel rispetto del patrimonio naturale, avrebbe, invece, favorito lo scempio di ettari di bosco da parte di ditte colluse con ambienti mafiosi della zona del cirotano.

Il processo di appello ha portato anche ad una raffica di assoluzioni, in totale 26,  tra cui quella degli ex sindaci di Cirò Marina e di Strongoli, Nicodemo Parrilla e Michele Laurenzano, entrambi condannati in primo grado.

Numerose anche le condanne rideterminate.

L’operazione nel gennaio del 2018 aveva portato all‘arresto, complessivamente, di 169 persone tra amministratori pubblici, imprenditori e presunti affiliati alle cosche di ‘ndrangheta del Crotonese.  

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