A Cariati in provincia di Cosenza, un 28enne è stato arrestato e posto ai domiciliari con l’accusa di atti persecutori nei confronti della ex moglie.
La donna, esasperata dalle minacce da parte dell’uomo, aveva già manifestato a fine estate la volontà di denunciarlo per poi ripensarci, confidando in un suo cambiamento. Ma le condotte persecutorie, secondo l’accusa, sono diventate sempre più gravi sino al punto che la persona offesa si è vista costretta ad uscire di casa solo se accompagnata da familiari e parenti.
Tale situazione ha spinto la donna a rivolgersi ad un avvocato, che ha prima raccolto materiale probatorio – messaggi di testo, audio, filmati e testimonianze, per poi redigere una denuncia-querela presentata ai Carabinieri.
La vicenda, secondo l’accusa, sarebbe iniziata prima della stagione estiva, quando la donna gli aveva manifestato la volontà di separarsi. Separazione non accettata dall’indagato che, dopo essere andato via di casa, aveva iniziato a porre in essere i primi atteggiamenti aggressivi e morbosi, trasformatisi poi in minacce di morte, offese, pedinamenti e appostamenti sotto casa.
L’uomo si sarebbe recato più volte anche in piena notte presso l’abitazione della donna, con la scusa di ottenere chiarimenti ma al solo fine di controllare se la donna fosse o meno a casa.
Vittime di tali comportamenti sarebbero diventati anche i familiari della donna che subivano di riflesso le condotte persecutorie dell’uomo.