Corigliano-Rossano, dalla liquirizia all’olio extravergine di oliva fino alle clementine IGP: La Sibaritide regala una cascata di colori, profumi ed emozioni.

Dall’oro nero della liquirizia all’oro giallo dell’olio extravergine di oliva fino all’oro arancio delle clementine  IGP di Sibari. Dai fregi d’oro delle sale del Castello di Corigliano Calabro all’inchiostro in oro puro con cui sono stati ricopiati i Vangeli nel Codex Purpureus di Rossano, tra i più antichi e pregiati esemplari della Bibbia, dichiarato Patrimonio Unesco.

Regala una cascata di colori, profumi ed emozioni il territorio di Corigliano-Rossano nella Sibaritide in Calabria.

“Sibarita vuol dire essere amante della bellezza. E’ per questo che la nostra Terra, dagli antichi natali, è ricca di così tante bellezze. Vi invito a venire a scoprirla”, dice la vicesindaca di Corigliano-Rossano, Maria Salimbeni, in conferenza stampa”.

Da oggi ne sono convinti anche i giornalisti giunti da diverse regioni d’Italia, che hanno partecipato al 66mo educational, organizzato dalla rivista Spiagge, diretta dalla giornalista professionista Carmen Mancarella in partenariato con numerose aziende di eccellenza di Corigliano-Rossano.

Anche in pieno inverno quando i raggi del sole giocano tra le montagne, le colline e le spiagge per metà ciottolose e per metà sabbiose si può andare alla scoperta di  storie uniche.

Base dell’66mo educational è  l’Aparthotel Codex a Rossano, un albergo, molto confortevole e con tutti i servizi a portata di mano.

E’ incastonato nel centro commerciale Sant’Angelo Conad e si trova a pochi passi dalle spiagge, raggiungibili a piedi attraversando un viale alberato. Le stanze possono essere vissute sia con formula hotel sia con formula residence.  Infatti si tratta divere e proprie suites con ingresso e camera da pranzo provvista di angolo  cottura e ampia camera da letto. Aparhotel Codex è l’ideale per famiglie in vacanza, coppie e per viaggi d’affari.                                                          Inoltre vi sorprenderà la cucina raffinata dello chef Giovanni Dima con i suoi eleganti piatti ispirati alla tradizione tipica calabrese.

PRIMO GIORNO DA AMARELLI, UN BIGLIETTO DA VISITA INTERNAZIONALE

Un must di questo viaggio è Amarelli con il suo Museo e l’antica Fabbrica fondata nel 1731, l’azienda fa parte della prestigiosissima associazione Les Hénokiens che ha sede a Parigi e che raggruppa in via esclusiva le 52 aziende storiche di tutto il mondo, che sono attive da almeno 200 anni, che appartengano sempre alla stessa famiglia e che siano impegnate nel sociale. Affascinante il racconto della guida che parte dalla pianta, la migliore al mondo, secondo l’Enciclopedia britannica. La liquirizia nasce spontanea nei campi circostanti. I proprietari con cui Amarelli ha una convenzione, lasciano i terreni incolti per consentire alla pianta di crescere selvaggiamente e, quando arriva il momento della raccolta, dissodano il terreno per far emergere le radici, che vengono estirpate in modo da lasciarne un pezzettino e consentirne la ricrescita. Questo rito antico è rimasto immutato nei secoli e sicuramente è il segreto della bontà della liquirizia Amarelli capace di trasformare un’erba, che un tempo veniva ritenuta infestantee indicata addirittura come “l’erba del diavolo”, in una delizia. La liquirizia viene inoltre impiegata nella cosmesi e nella farmacia.

Nel museo, accanto ai macchinari con i quali veniva lavorata, si possono ammirare anche documenti storici, come le lettere commerciali e le tracce di un evento storico, per non dire determinante per l’azienda: l’inaugurazione di un ufficio di rappresentanza a Torino, considerata la capitale dell’arte dolciaria in Italia, scelta che permise agli Amarelli di allargare le relazioni con tutto il mondo.

Ci sono così tanti viaggiatori desiderosi di scoprire il Museo e la Fabbrica Amarelli che l’azienda stessa si è organizzata per consentire visite guidate tutti i giorni, la mattina e il pomeriggio e d’estate anche di sera con degustazioni-experience.

TENUTA CASELLO MASCARO, L’ORO ARANCIO DELLA PIANA DI SIBARI

Dall’oro nero all’oro color arancio il passo è breve. La piana di Sibari si caratterizza per le immense distese di clementine e arance. La principessa per eccellenza è la clementina ad Indicazione Geografica Tipica di Sibari: succosa, polposa… sprizza gioia e profumo da tutti i pori. Parte da qui in grandi quantità per raggiungere i supermercati del Nord con tanto di bollino e certificazione di provenienza. L’esempio virtuoso è la clementina Casello Mascaro IGP che nasce negli 80 ettari di Agrumeti sul mare della Tenuta Casello Mascaro a Rossano. Qui Maria Pia Tamaro e il  marito Stefano Mascaro conducono l’azienda agricola con grande amore, passione e professionalità.  Dopo la raccolta, le clementine IGP vengono selezionate sia manualmente che con l’aiuto di un computer che ne misura la grandezza, destinandole alle varie confezioni che vanno dalla reticella alla cassettina,diventata così tanto alla moda da aver sostituito il classico mazzo di fiori, quando si va a cena da amici.

La Tenutaè aperta all’ospitalità. Tra gli agrumeti sorge il delizioso B&B Casa Solares, sei camere colorate, arredate con grande gusto ed eleganza, immerse tra i profumi delle clementine e delle arance. Da ammirare il Palazzo Gentilizio Casello Mascaro, la dimora nobile di famiglia con stucchi settecenteschi e un grande cortile impreziosito dalla chiesetta privata con un meraviglioso portale in legno intarsiato.

E per i golosi c’è il ristorantel’Aranceto, concepito non solo per degustare gli eccellenti piatti della tradizione, ma anche per trascorrere piacevoli momenti in compagnia degli amici. Al piano superiore infatti vi è un delizioso salotto destinato ad amabili conversazioni, dove sfogliare libri e ammirare lo spettacolo degli agrumeti accarezzati dalla dolce brezza del Mar Jonio.

 

APERICENA NELL’ENOTECA STRAGOLIA STORE

Arriva il tramonto. E’ l’ora di una tappa golosa e gustosa. A Rossano, Davide Morrone della cantina MORRONE, i cui vigneti si trovano tra Altomonte e  Spezzano Albanese, ha aperto da poco a Rossano, Stragolia Store, un’enoteca dove oltre che a degustare i pregiati vini della cantina è possibile acquistare i prodotti tipici dell’azienda agricola. L’etichetta di punta è Stragolia rosso, rosato e bianco, magliocco vinificato in purezza, così pregiato e apprezzato da essere stato scelto come partner della scuderia Ferrari di Catanzaro, la seconda al mondo per grandezza e importanza.

 

PUB DON GIOVANNI HOUSE

Scende la sera. Per ascoltare musica, conoscere bella gente e degustare prodotti tipici calabresi innaffiati da una buona varietà di birre e di vini, il rifugio ideale è il pub Don Giovanni House, un posto dal tocco internazionale. Costruito con amore da Massimo Toscano, ogni pezzo vintage racconta una storia, racchiude un significato come il salottino in stile vittoriano. Il pub, in stile industrial vittoriano, è su due livelli e offre anche un privé. Nasce dall’esperienza internazionale del titolare, impegnato anche in una scuola di formazione, l’Associazione Bar Project Academy, fondatanel 2010, per dare la possibilità ai giovani di formarsi in questo settore, senza dover lasciare la propria terra. “Sono orgoglioso – sottolinea Massimo Toscano – di dire che i ragazzi che sono usciti dalla nostra Accademia lavorano oggi in tutto il mondo e sono Tenders ambassador a Dubai come nei più prestigiosi locali di Londra, Formentera… Con l’Associazione Bar Project Academy abbiamo gestito il bar di Casa Sanremo, Miss Italia a Jesolo e curato l’ After Show a San Siro di Fedez e J-Ax nel 2018. E questo ci rende orgogliosi e fieri della zona che rappresentiamo. Quando andiamo fuori dalla Calabria cerchiamo di rappresentare la nostra professionalità, il nostro sorriso, la nostra umiltà. Sbaglieremo in tante cose, ma cerchiamo sempre di migliorarci”.

SECONDO GIORNO VISITA AL CODEX PURPURESUS DI ROSSANO, PATRIMONIO DELL’UMANITA’ UNESCO

BATTE FORTE IL CUORE DAVANTI  AL CODEX PURPUREUS. Secondo gli studiosi venne realizzato ad Antiochia di Siria, nel VI secolo,ed è  uno dei più antichi e pregiati esemplari della Bibbia,  dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco e custodito nel Museo diocesano di Rossano dove potrebbe esserci arrivato attraverso i monaci basiliani, in fuga dall’Oriente perché perseguitati da Leone III l’Isaurico.  375 pagine in pergamena, ricoperte di rosso porpora costituiscono uno dei Testi sacri più pregiati e completi. Infatti è l’unico esemplare dove ci sono ben quindici miniature realizzate finemente utilizzando colori naturali di varie tonalità e con accenni di prospettiva e di movimento che anticipano i tempi. Vi si leggono i Vangeli di Matteo e di Marco (del quale mancano solo alcuni versetti finali) che sono stati ricopiati dagli amanuensi utilizzando inchiostro in oro puro e in argento. Sono particolarmente pregiate le miniature: raffigurano alcuni i miracoli di Gesù come la resurrezione di Lazzaro e il Buon Samaritano, alcune celebri Parabole come quello delle Vergini e scene della Vita di Gesù. In particolare la Passione. Nella miniatura in cui si ritrae il momento in cui Gesù va nell’orto di Getsemani per pregare, viene raffigurato al buio, nel momento della preghiera. Una fascia di cielo blu sormonta Gesù e discepoli. Secondo gli studiosi dell’arte ci troviamo di fronte al primo notturno nella storia dell’arte cristiana, che sarebbe stato seguito poi da quello di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova. E l’Ultima Cena viene raffigurata alla maniera romana: con Gesù e discepoli non seduti, ma distesi.

MISTERIOSA COME IL CODEX PURPUREUS E’ L’ABBAZIA DI SANTA MARIA DEL PATIRE O PATHIRION che, incastonata in un lussureggiante bosco, a 600 metri sul livello del mare, offre una vista mozzafiato sulla piana di Sibari. Qui vi si rifugiarono i monaci basiliani nell’anno mille dando vita ad un centro culturale di notevole importanza. Nello Scriptorium infatti si dedicavano alla riproduzione dei Testi Sacri e dei Grandi Classici della Letteratura greca e latina, permettendo a noi di costruire il bagaglio di sapere e di conoscenza che oggi possiamo vantare. Da ammirare il pavimento mosaicale che è coevo a quello della Basilica di Otranto. Infatti venne realizzato nel 1152 su volere del venerabile Abate Blasio: nei medaglioni vengono raffigurati animali che si ispirano al Bestiario medioevale e che simboleggiano la doppia natura di Gesù, umana e divina, invitando i fedeli a mantenersi lontani dal peccato.

La Basilica, rifugio di monaci che si davano all’ascetismo, visse il periodo di massimo splendore fino al 1400 per poi subire alterne vicende. Oggi è di proprietà dello Stato che l’ha affidata alla tutela del Reparto dei Carabinieri per la Biodiversità di Cosenza. I boschi che la circondano fanno parte della Sila Greca, che rientra nella Zona Speciale di Conservazione.

RELAIS IL MULINO UN BORGO CONTADINO FINEMENTE RECUPERATO

Sorge tra immense distese di agrumeti, il relais il Mulino, che, finemente recuperato da Giorgio Aversente è ora guidato assieme ai fratelli dalla figlia Anna, imprenditrice e avvocato. L’ampia sala per le cerimonie riserva una sorpresa: un antico mulino del ‘700 è nel sotterraneo e, per renderlo visibile, il pavimento è ricoperto da una grande vetrata. Si ha l’impressione di camminare sulla Storia.

Tutto intorno le case contadine sono state trasformate in eleganti camere tutte dotate di vasca idromassaggio, tanto che il Relais il Mulino è particolarmente amato da vip, attori e cantanti famosi, richiamati non solo dalle confortevoli camere, ma anche dal raffinato ristorante dove vengono preparati piatti della tradizione tipica calabrese.

Il segreto è il chilometro zero: anzi, il metro zero! Il Relais Il Mulino è un agriturismo dove vengono coltivate le verdure di stagione e dove sorge un allevamento di mucche, così tanto amate dalla titolare, che le fa nutrire solo con erba medica e ha chiamato, perché se ne prendessero cura, operai di nazionalità indiana e di religione sikh, per i quali la mucca è un animale sacro. “Ci tengono molto a curarle”, dice Anna Aversente. “Le tengono pulitissime e quando avviene la mungitura le massaggiano, contribuendo al loro benessere”. Il risultato? Un latte buono dal sapore delicato come hanno un sapore delicato e unico i latticini, che vengono lavorati in loco: le mozzarelle, la giuncata, il primo sale, il caciocavallo. Assolutamente da provare.

La tenuta, con piscina, è circondata da immense distese di clementine IGP della piana di Sibari e arance ed è a pochi chilometri dalle spiagge.

PASTICCERIA TOFFEE DI ANTONIO OTRANTO TOFFEE

Figlio d’arte ha riaperto la pasticceria di Famiglia, Antonio Otranto della pasticceria Toffee. A soli 23 anni ha deciso di investire nel suo territorio dopo aver fatto esperienza in Italia e all’estero: “Sarebbe stato facile pensare solo a me stesso e fare carriera – Invece ho deciso di ritornare nella mia terra e investire qui perché ci credo”- ci dice il giovane. I suoi dolci parlano da soli. A Natale è possibile degustare i dolci tipici della tradizione: chinnuliddhi, dolci fritti ripieni di cioccolato; chiacchiere e l’imperdibile pitta mpigliata, detta in dialetto pitta nchiusa, ripiena di frutta secca uva passa e canditi di arancia; crustoli al vino. E poiché Antonio ama i lievitati ecco i panettoni fatti con lievito madre alla liquirizia, all’arancia, alle nocciole e a tanti altri gusti. E per restare in tema il presepe, interamente commestibile,ha la grotta scavata in un panettone.

CINE-TEATRO METROPOL

E’ un laboratorio d’arte e di teatro, un presidio culturale aperto ai giovani il Cine Teatro Metropol, guidato dalla titolare Isabella Cicero. La proiezione dei film del momento si alterna alla stagione teatrale che quest’anno sarà portata in scena da attori e registi di grosso calibro nel panorama italiano come Gianmarco Tognazzi, Massimo Ranieri, Francesca Chillemi, Remo Girone. Spiega la titolare: “Questo cine teatro è stato realizzato nel 1976 dal mio papà, che pur essendo un imprenditore impegnato in un altro settore. E’ stato un atto di grande coraggio, ma lui amava la cultura. Il nostro cine teatro è un presidio culturale soprattutto per i giovani. Qui portiamo avanti progetti di Teatro, che realizziamo con le scuole”.    “E’ importante far vivere questi presidi culturali. Noi ci crediamo tanto”, conclude Isabella Cicero.

Accanto al Cine Teatro, ecco la Galleria Benar. Ricca di pezzi di design unici firmati da aziende prestigiose, è  nata nel 1983. La scelta dei pezzi è raffinata e di gusto: si va dai complementi d’arredo ricercati e importanti ai bijoux simpatici da regalare a se stesse e alle amiche, per abbinarli ai diversi vestiti ogni giorno. Entrando nella Galleria si percepisce tutta la cura, la passione e la professionalità del titolare, Francesco Benvenuto, che si è specializzato in Gemmologia, a soli 28 anni. “La scelta è mirata e va verso la tradizione e la tendenza”, ci spiega, “ci sono oggetti classici e moderni come i pezzi realizzati dall’azienda italiana Baci Milano che utilizza metracrilato e porcellana e i bijoux Vesto Pazzo, che piacciono veramente tanto”.

TERZO GIORNO

IL CASTELLO DI CORIGLIANO, UN CRESCENDO DI EMOZIONI

Si ispira alla Sala degli Specchi del Castello di Corigliano Calabro, la Sala degli Specchi del Quirinale a Roma, secondo la direttrice del Castello, Agata Febbraro. La Sala con fregi dorati e dipinti, che ritraggono le Menadi danzanti, connota il crescendo di emozioni che si vivono nel visitare il Castello di Corigliano che conobbe il suo massimo splendore nell’800 con la famiglia Compagna. Da ammirare sono anche le cucine, le varie camere da letto che si susseguono l’una dopo l’altra fino alla scala elicoidale simbolo della conquista della conoscenza, all’ultimo piano della Torre da cui si gode di un panorama mozzafiato sulla Sibaritide. Nella chiesa del Castello si può ammirare la Madonna delle Rose, che venne realizzata dal pittore Domenico Morelli nel 1872 con accanto Sant’Agostino e Sant’Antonio Abate. Il volto della Madonna stupisce per la sua eterea bellezza, immersa nell’amore per il suo Bambino unico ed esclusivo. Il ritratto è incastonato in cornici in stile gotico dorate. I documenti certificano che il barone spese 23mila lire per l’artista, una cifra enorme per quei tempi.

Tra i personaggi che animano il castello Dante e Beatrice che compaiono affrescati sulla volta della Chiesa e la Gerusalemme Liberata del Tasso, un omaggio che il barone Compagna volle fare all’Unità d’Italia, individuando nei due grandi poeti il tratto distintivo della Giovane e nascente Italia.  Emoziona lo Studio del barone, dove fanno bella mostra di sé le serigrafie tratte dal Voyage pittoresqueou Descriptiondes Royaumes de Naples et de Sicile, scritto dall’Abate de Saint-Non che visitò i Regni di Napoli e della Sicilia tra il 1781 e il 1786, raccontando di essere rimasto particolarmente affascinato dalla bellezza della Calabria e della Sicilia, nel suo Grand Tour che tanto era in voga tra i nobili dell’epoca.

Infine la Sala degli Specchi è così sfarzosa che, secondo la leggenda, quando il Barone Compagna la vide terminata, per la gioia di vederla così bella, lanciò in aria dei diamanti che aveva in mano. Questi finirono incastonati nel soffitto e brillano ancora oggi come stelle incastonate nel cielo.

OLEARIA GERACI, AZIENDA DI ECCELLENZA SOSTENIBILE

Ha fatto della sostenibilità la sua mission l’Olearia Geraci, guidata dai fratelli, Giampiero, Mariagrazia, Antonio e Giuseppe. Grazie ad un sistema di estrazione a freddo a due fasi con macchinari all’avanguardia non viene prodotta più, come materia di scarto, l’acqua di vegetazione, che dà problemi nello smaltimento, ma la sansa, che dopo l’estrazione dei noccioli, viene conferita agli impianti di biomasse, realizzate da aziende del territorio per produrre energia elettrica. Dai noccioli viene poi ricavato il nocciolino, utile per il riscaldamento domestico. L’azienda, giunta alla terza generazione, è un’eccellenza a livello mondiale sia per la qualità degli oli prodotti che per la sostenibilità.

Molisce fino a 500 quintali di olive al giorno a ciclo continuo per sé e per conto terzi. Vi sono due linee, l’una standarde l’altra biologica. La cultivar più diffusa è la Dolce di Rossano da cui si ricava l’olio extravergine di oliva dop Bruzio Colline Joniche Pre-Silane.

Produce etichette, firmate Geraci, che hanno conquistato prestigiosi riconoscimenti italiani e internazionali in un territorio divenuto presidio Slow Food comunità dolce di Rossano: Oro dolce CorBio: olio biologico, segnalato tra gli Oli d’Italia del Gambero Rosso, Oro Dolce, tra i vincitori della Selezione Oli d’Italia del Gambero Rosso 2021, Olio Dop Bruzio, molto richiesti all’estero.

Di recente l’azienda è scesa in campo con la linea cosmetica Kernevo: scrub viso e corpo, crema corpo, crema contorno occhi e crema viso, lanciando una nuova e interessante sfida.

TRATTORIA LA BIZANTINA

Per chiudere in bellezza il viaggio, ancora una tappa golosa nella Trattoria Pizzeria La Bizantina, famosa per gli antipasti composti da sette portate che variano a seconda della stagione, d’estate i fiori di zucca, maccheroni con sugo di castrato, melanzane e salsiccia, pasta e fagioli, cucina tipica di Rossano e della Sibaritide e per degustare pietanze della tradizione tipica calabrese: pipe e patate (peperoni e patate), polpette di melanzana, cicorielle selvatiche e gli immancabili salumi con la nduja. Spiega il titolare Piero: “Il nome della mia trattoria deriva dal fatto che qui accanto c’è l’antica chiesa bizantina di San Marco del IX secolo, la chiesa per antonomasia del centro storico di Rossano con cinque cupole a croce greca e altare bizantino. Probabilmente le stanze più antiche erano il refettorio del convento dedicato a Sant’Anastasia. Ho fondato la mia trattoria il 19 luglio 1995. Mi sono inventato un lavoro e ora faccio ciò che ho sempre sognato”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *