Avrebbe rivestito un ruolo di primo piano nella gestione della latitanza del boss della ‘ndrangheta Domenico Bellocco e, più in generale, degli affari illeciti della cosca attiva a Rosarno.
I carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato un uomo di 43 anni P.D., accusato di associazione di tipo mafioso.
Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, sono state avviate nel 2019
L’arrestato è risultato personaggio di assoluta fiducia operativa sul territorio controllato dalla cosca.
In particolare, aveva assunto il ruolo di latore delle comunicazioni riservate in merito alla latitanza di Bellocco, rendendosi pienamente disponibile sia ad avvicinare le vittime di estorsione nell’interesse del sodalizio mafioso che a fungere da soggetto a cui rivolgersi per presentare richieste di protezione o assolvere al pagamento del “dovuto” estorsivo alla cosca.
Per anni assistenza ha fornito assistenza ai latitanti della famiglia Bellocco senza commettere errori che avrebbero potuto condurre gli investigatori alla loro cattura. Sulla base di tali “successi”, aveva palesato la volontà di monopolizzare la gestione della latitanza del boss Domenico, evitando che altri potessero farlo al suo posto, ritenendoli inaffidabili.
L’arrestato è stato condotto ristretto nella Casa Circondariale di Palmi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.