AGENTE DELLA POLIZIA PENITENZIARIA AGGREDITO NEL CARCERE DI PAOLA

Violenza nel carcere di Paola.

A dare notizia di quanto avvenuto nelle ultime ore è Salvatore Panaro, vicesegretario regionale per la Calabria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

All’atto dell’apertura di una cella – si legge in una nota – un detenuto si è scagliato contro l’Agente di servizio, aggredendolo, afferrandolo per il collo e spingendolo per diversi metri. Sembrerebbe che il ristretto aggressore sia affetto da problematiche psichiatriche: per fortuna, il collega è riuscito a divincolarsi dall’aggressione, anche grazie all’intervento di un altro detenuto presente intervenuto in soccorso all’unità di polizia penitenziaria.

Ma – prosegue il sindacalista – proprio il fatto che era intervenuto a difesa di un agente, quel detenuto è stato successivamente aggredito da altri detenuti e questo episodio riveste carattere di gravissima rilevanza. Occorrerebbe che i detenuti violenti, che pensano il carcere come luogo di villeggiatura dove poter commettere reati, vengano trasferiti immediatamente fuori regione. Negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un cambiamento sociale, dove il male è visto come bene e viceversa, dove all’esterno del carcere il reato è cattivo ed all’interno chi ha commesso reato sia buono. È giunto il momento di dire basta al finto buonismo. I detenuti che trasgrediscono le regole o, peggio ancora, che aggrediscono la Polizia Penitenziaria devono essere perseguiti a norma di legge ma soprattutto scardinati dal contesto ove si sentono appoggiati da altri reclusi amici e quindi forti di questo, non esitano a commettere altri reati.

Per questo – conclude il sindacalista del SAPPEil Dipartimento dell’amministrazione Penitenziaria e gli organi Statali preposti devono assumersi le responsabilità ed attuare, ognuno per la parte di propria competenza, azioni mirate a dare garanzia di intervento al corpo di Polizia penitenziaria che opera nell’ultima trincea della giustizia. Il SAPPE valuterà ogni forma di tutela anche in sede giudiziaria dei colleghi aggrediti e minacciati”.

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