EPIDEMIA “LINGUA BLU”: ASP DI CROTONE AVVIA DISINFESTAZIONE

L’Azienda sanitaria provinciale di Crotone ha avviato la disinfestazione delle aree circostanti gli allevamenti di ovini della provincia interessati dal fenomeno dell’epidemia di “lingua blu”.

Secondo le associazioni degli agricoltori calabresi ci sarebbero 50 focolai con 2.000 capi morti.

L’Asp ha ritenuto che al momento la soluzione migliore e più rapida per ridurre la circolazione dell’agente vettore del virus, sia quella di approntare un piano di disinfestazione in un raggio di almeno 200 metri dagli allevamenti, al fine di individuare ed eliminare i focolai larvali ed i siti di schiusa delle uova. Per giovedì pomeriggio il commissario straordinario dell’Asp Antonio Brambilla ha chiesto un nuovo incontro con i Sindaci del crotonese.

L’Asp crotonese, guidata dal commissario straordinario Antonio Brambilla, di concerto con il dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, retto dal dirigente generale Tommaso Calabrò – è scritto in una nota – ha già predisposto un piano di azione finalizzato a fronteggiare la problematica dell’epidemia di blue tongue. L’obiettivo di Regione e Asp è quello di supportare i sindaci della provincia di Crotone nella situazione emergenziale. Dopo le richieste avanzate dalla Conferenza dei Sindaci del crotonese, tenutasi lo scorso venerdì 6 settembre, l’Asp ha prontamente richiesto alla Regione l’autorizzazione ad intervenire. Arrivato l’ok dalla Cittadella regionale, l’Asp sta già mettendo in atto il primo intervento del piano di azione: la disinfestazione delle aree circostanti gli allevamenti interessati da focolai, che attualmente risultano essere 53, prevedendo turni di lavoro che coprano le 24 ore. 

Al momento la soluzione migliore e più rapida, per ridurre la circolazione del culicoides, agente vettore del virus, sia quella di approntare un piano di disinfestazione in un raggio di almeno 200 metri dagli allevamenti, al fine di individuare ed eliminare i focolai larvali ed i siti di schiusa delle uova, creando così una cintura protettiva per impedire e/o rallentare la diffusione dei vettori, limitandone lo spostamento e la riproduzione all’interno di tale area. In associazione alla disinfestazione operata dall’Asp alcuni allevatori stanno già iniziando a intervenire con trattamenti repellenti sia sugli animali che all’interno degli ovili, così da ridurre la carica infettante e, di conseguenza, il numero di animali malati. Nel frattempo, la Regione sta svolgendo un lavoro di coordinamento con le aziende sanitarie per la predisposizione di un piano vaccinale ad hoc“.

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